E IL NAPOLI TORNA A BATTERE PER UNA SERATA LA JUVE

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"Buonasera napoletani, da tanto tempo mi mancava Napoli e la sua gente, la cosa più bella è che voi tutti, vi ricordate di me dopo tanto tempo". Poche commosse parole pronunciate all’inizio del secondo tempo della gara d’addio di Ferrara quelle dette da Diego Maradona. La festa di Ferrara, com’era prevedibile, s’è trasformata nella festa di Diego, il campione più amato da Napoli, che abbandonò la città quasi furtivamente quattordici anni fa.Fumogeni, flash delle digitali a volontà, sempre circondato da un plotone di persone, il boato dei settantamila. Così Napoli ha accolto l’ultimo suo re. Dall’aeroporto all’albergo fino allo stadio. E Diego, come ai bei tempi, non ha potuto respirare un attimo, sempre assediato dai suoi fans. Niente commenti anche in sala stampa, i body-guard di Diego lo hanno praticamente blindato nonostante l’assalto dei media e di molti, troppi tifosi che non dovevano essere nelle stanze riservate ai giornalisti. Situazione incandescente tant’è che un operatore di una tivù salernitana, il quale stava facendo soltanto il suo dovere di filmare l’evento, è stato colpito, per fortuna in maniera lieve, da una guardia del corpo di Maradona ed ha scatenato le proteste degli altri giornalisti e cineoperatori costretti, fra l’altro, a lavorare disturbati da tante persone che scattavano una foto ricordo col cellulare o chiedevano un autografo. Il Pibe è voluto rimanere a parlare con gli ex compagni e tantissimi amici napoletani oltre un’ora dopo la fine della gara. L’evento Maradona-Ferrara ha riportato allo stadio molte famiglie, persone che vanno poco al San Paolo, che desiderano partecipare ad una festa intorno al rettangolo di gioco. E l’improvviso freddo sceso su Fuorigrotta è rimasto solo un dettaglio. La gara è passata così in secondo piano. Non le star presenti, dal cantante Gigi D’Alessio alle stupende Valeria Marini e Nina Moric, letteralmente assalite dal pubblico presente nei dintorni della tribuna autorità. Ha vinto il Napoli la partita, il vecchio Napoli degli anni d’oro per 4 a 1 contro una Juve comunque imbottita di tanti campioni, da Zidane a del Piero a Trezeguet e Vialli. Primo gol proprio di Ferrara nel primo tempo di trenta minuti al termine di una brillante triangolazione. Ad inizio ripresa i giocatori in maglia azzurra raddoppiano grazie ad un bel colpo di tacco di Daniel Fonseca. Terza rete al 10’ con Fabio Pecchia che con un elegante rasoterra trafigge Chimenti. Prima della fine del match "penna bianca" Ravanelli segna la rete della bandiera ma poi il napoletano verace Ciro Muro ristabilisce le distanze. Praticamente si sono visti tutti gli ex giocatori ed allenatori del Napoli degli anni d’oro ad eccezione di Andrea Carnevale che sarebbe impegnato all’estero e che pare, ovviamente, si sia molto dispiaciuto di non aver potuto partecipare alla festa di Ferrara.

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