GELA-NAPOLI 0-0

Gela(4-4-2) Indiveri, Sapienza, Tamburro, Gargiulo, Filippi,Konè,Berti Mangiapane, Abate, Levacovich, Carboni.Napoli(4-2-3-1) Iezzo, Grava, Romito,Savini, Montervino, Maldonado, Montesanto, Bogliacino(dal 85′ Grieco) , Capparella, Calaiò(dal 76′ Sosa), Pià.Arbitro: Gervasoni di MantovaAmmoniti: Filippi,Grava, Montesanto, Romito,KonèRecupero: 3′ p.t; 5′ s.t Il Napoli continua a deludere, altro scialbo pareggio in terra siciliana contro il Gela, una squadra che ha meritato ampiamente il pareggio, frutto di una condotta di gara orgogliosa, che ha saputo ben utilizzare la tattica del fuorigioco per ingabbiare gli attaccanti azzurri. Nel primo tempo la prestazione degli azzurri è davvero imbarazzante, in pratica non si contano vere e proprie occasioni di rete.Al 8′ tiro di Capparella che viene smanacciato con i pugni da Indiveri. Vi è poi al 33′ bella iniziativa di Pià che entra in aerea ma si fa chiudere lo specchio da Indiveri in uscita. Il Gela si fa pericoloso nel finale a seguito di un tiro franco, Levacovich chiama al tiro nell’aerea di rigore del Napoli il compagno di squadra Tamburro, il quale con un esterno fa partire un tiro pericoloso che si spegne di poco a lato. Il Napoli entra in campo più convinto nella ripresa, gioca con più agonismo e cerca di vincerla la partita. Gli azzurri hanno solo due occasioni da gol, la prima è clamorosa e giunge sui piedi di Calaiò che al 72′ servito solo davanti ad Indiveri all’altezza del calcio di rigore tira addosso al portiere di casa, sprecando la più classica delle occasioni da rete. Il bomber siciliano viene sostituito da Sosa che però combina poco anche perchè mai servito, il Napoli potrebbe segnare con una sforbiciata dal limite di Capparella ma Indiveri è bravissimo a deviare in angolo un pallone che vede solo all’ultimo momento. Il Gela nella ripresa gioca pressochè una gara di contenimento ma all’ 82′ una pericolosa controfuga di Levacovich in superiorità numerica rischia di far capitolare il fortino del Napoli. Nel finale gli azzurri hanno a disposizione dei calci di punizione dal limite ma li sfruttano malissimo con Grieco e Capparella. Non può bastare il campo da gioco in pessime condizioni per giustificare l’ennessima prova scialba degli azzurri, il primato detenuto della Sangio è sempre più lontano.

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