NESSUN COMPLOTTO, MA SERVIVA UN ALTRO ARBITRO
L’atmosfera da mondiale nippo-coreano che si respira all’ombra del Vesuvio può diventare velenosa per tutti. Si vedono ombre anche quando la temperatura supera i venticinque gradi, e l’umidità soffoca chi è costretto a scottarsi il capo sotto il sole di mezzogiorno. Complotti, trame e disegni per tenere il Napoli in C. Non si parla d’altro. Da sussurro a chiacchiericcio, per poi diventare urlo: "Qualcuno non vuole il Napoli in B". L’analisi parte da lontano, e cioé dai mille sgarbi fatti al Napoli da Federazione, Lega e classe arbitrale. Nell’ordine: l’esclusione dalla B, tempi stretti per il calciomercato di C, recuperi di campionato fissati in tempi fin troppo brevi, e mille sviste di direttori di gara e loro collaboratori che hanno finito col penalizzare il "ciuccio". La gara che ha fatto gridare allo scandalo è stata quella di San Benedetto del Tronto: un gol non dato alla Samb, ben due tolti al Napoli. L’errore di fondo è che Damato di Barletta, giovane avvocato attento più ad una pettinatura luccicante che a seguire l’azione, è stato a torto considerato il miglior arbitro della C. Errore clamoroso, visto che probabilmente Damato non verrà neanche promosso. Si è arrivati a sussurrare la parola "malafede", quando invece la considerazione che andava fatta era semplicissima: si tratta di un arbitro (e di una terna) quantomeno incapace ed inadatta a dirigere una semifinale play-off "calda". Maurizio Mattei avrebbe dovuto designare uno dei cinque "santoni", gli arbitri in predicato di passare alla CAN. I nomi sono noti: Orsato, Ciampi, Marelli, Velotto o Gava, magari evitando la sola scelta di quest’ultimo visti i polemici precedenti nella stessa gara di campionato. Ma dove hanno diretto gli emeriti fischietti in questione? Ad Orsato è stata affidata Frosinone-Mantova (2-4, play-off del girone A), a Ciampi Grosseto-Pavia (1-1, altro play-off del girone A). Marelli è stato addirittura a riposo (molto probabilmente, a questo punto sarà lui l’arbitro del ritorno), a Velotto è andato addirittura Forlì-Ravenna (1-1, play-off C2-A) mentre a Gava il derby Cavese-Juve Stabia (1-0, play-off C2-C). Hanno diretto tutti bene. Perché mandare un Damato in un delicatissimo Samb-Napoli? Difficile capirlo. Alla base c’è una designazione errata: il designatore della Lega di C doveva considerare l’importanza dell’evento e non penalizzare questo match mandando al "Riviera delle Palme" un arbitro "in bilico", che dopo la direzione di domenica scorsa difficilmente lascerà la C. Forse, però, Mattei ha tenuto fuori dalla mischia Marelli per affidargli il match di ritorno al San Paolo. Il fischietto di Como è pronto per il salto di categoria, anche se con il Napoli non ha ottimi precedenti (se si esclude Napoli-Avellino 0-0, qualche perplessità su Padova-Napoli 1-0 ma soprattutto su Samb-Napoli 0-0). Tuttavia, gli arbitri della C sono questi: saranno mediocri, non all’altezza, ma è davvero dura credere a complotti e malafede, soprattutto se c’è il grande calcio e la Lega maggiore che aspettano il Napoli ed i suoi quattrini. E’ piuttosto lecito dubitare sulla bontà delle designazioni. E non sarebbe la prima volta.