IERI, MOGGI E DOMANI….
E adesso cosa succederà? Nessuno immaginava un terremoto dalle proporzioni così vaste; si è partiti da alcune intercettazioni telefoniche e, a macchia d’olio, si è finiti con mezza classe arbitrale sotto inchiesta, diverse procure della Repubblica al lavoro, un manipolo di squadre che potrebbero essere retrocesse, un gruppo dirigenziale sacro ed inattaccabile che ora piange come un bimbo pescato con le mani nella marmellata. Sai che ridere se il Mondiale 2006 anziché in Germania si dovesse disputare in Italia?
Il senatore Di Pietro ha rievocato i tempi di Tangentopoli e chissà che non possa nascere una Seconda Repubblica anche nel calcio. Carraro si è dimesso, Moggi si dimetterà domenica, Giraudo avrebbe voluto lasciare la Juve in ben altro modo: inutile aggiungere che tutti e tre sono sotto inchiesta.
Ora è facile gridare allo scandalo e dire "facciamo piazza pulita!": per quanto possano essere obiettivamente sinceri, questi sfoghi ci sembrano più dettati da chi, in tempi non sospetti, avrebbe voluto partecipare al banchetto salvo poi scoprire che coloro che hanno spolverato tutto sono ora vittime di una grossa indigestione. Moggi, sino a ieri, era il re del mercato; adesso cosa è? I tifosi di parecchie squadre lo avrebbero voluto alle dipendenze delle loro società – vuoi che con Moggi non si vinca nulla – e molti calciatori o tecnici sarebbero voluti entrare nel magic world della GEA ben sapendo che la loro carriera ne avrebbe tratto grossi benefici.
"Moggi erano meglio i pizzini" recitava uno striscione di matrice interista. Ma se con quel padrino di Lucky Luciano come d.g. l’Inter avesse vinto tre scudetti e due Champion’s ora cosa penserebbero di lui? Scommettiamo che cattureranno Matteo Messina Denaro nel bel mezzo di un Consiglio di Amministrazione della Juve?
Michele Padovano già reticente sul misterioso suicidio del calciatore Donato Bergamini, suo compagno a Cosenza, è stato arrestato per traffico di droga. Negli anni Novanta l’ex attaccante, in coppia con Silenzi, costituì un tandem d’attacco per la verità non troppo rimpianto; perché si parla di lui come se avesse giocato solo nella Juve?
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