IL GENOA CORRE, IL MANTOVA ESAGERA

IL GENOA CORRE, IL MANTOVA ESAGERA src=
Pasqua di passione, come un venerdì santo che ha riservato sorprese amare ad alcuni e, ovviamente, dolcissime ad altri. Nell'uovo non c'è il fattore campo, saltato in quattro clamorose occasioni. Quattro e mezzo se si considera il pareggio interno della Juventus contro l'Albinoleffe: per Mondonico la "ics" è un'abitudine più che una novità, ma ottenerla sul campo dei bianconeri fa sempre un certo effetto per un cuore Toro come il baffo lombardo, illuso da Ruopolo e riportato sulla terra da Balzaretti. Deschamps toppa la seconda gara interna della stagione, chissà se la piazza gli perdonerebbe la terza. Chi invece ha saputo farsi perdonare qualcosa è il Genoa, capace di espugnare La Spezia in un derby complicatosi nella ripresa. Dopo il vantaggio di Di Vaio ed il raddoppio di Criscito, Gasperini ha incassato una perla di Do Prado prima di perdere per infortunio Rubinho e Adailton: già privo di De Rosa e Gasparetto, il Grifo ha stretto i denti portando a casa la terza vittoria consecutiva. Migliora, peraltro, il chiacchierato reparto arretrato, che nelle ultime sette gare ha incassato appena tre reti (l'attacco ne ha segnate undici). Al terzo posto staziona il Napoli, che martedì recupera a Torino con il morale alto per la vittoria in casa del Bologna. Domizzi, Maldonado e Calaiò ipotecano una vittoria rimessa in discussione da Marazzina, che sfiora il tris in una partita che ha visto vincere la squadra più cinica. E sono tempi duri per Ulivieri: finisse il campionato, sarebbe fuori dai play-off. Trema anche il Piacenza, e a Iachini va consegnato un premio speciale perché in pochi sarebbero riusciti a perdere una partita praticamente vinta. Il Piacenza, avanti con Olivi ed una doppietta di Cacia, spreca tutto fra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo: prima Caridi riapre i giochi, poi Godeas li chiude a vantaggio del Mantova con un insperato tris che conferma i limiti di una squadra che prima di pensare in grande dovrà ancora correggere parecchie cose. Al contrario, Di Carlo può brindare ad un quarto posto degno del carattere della sua squadra, che ha scavalcato il Rimini caduto nella tana del Verona. Gli applausi sono tutti per Giampiero Ventura, che nonostante un mercato deludente ha portato in zona salvezza un gruppo che aveva un piede in C. Da Silva firma la vittoria ai danni di Acori, un successo importantissimo soprattutto per le notizie dagli altri campi. Il Cesena ha steso il Modena con un gol-lampo di Salvetti che complica i piani di Mutti, il quale può sempre sperare in un Crotone che incassa il terzo tris consecutivo di reti. Il mattatore dello "Scida" è Tiribocchi, che rende inutile il gol di Espinal dando un senso al lavoro di Papadopulo, per la prima volta a metà strada fra play-off e play-out. Nel limbo staziona anche il Vicenza, che a Treviso ha raccolto un ottimo punto dopo essere passato in vantaggio con Raimondi prima di venir ripreso da Acquafresca. La squadra di Ezio Rossi dovrà vincere il recupero con il Pescara per riportarsi in acque tranquille, e a proposito degli adriatici, la vittoria sulla Triestina (Gonnella e Martini) arriva in un momento chiave per le tormentate vicende societarie del club. Torna a preoccuparsi anche Varrella, che a questo punto dovrà cercare di non sprecare il bonus-recupero di Brescia, anche perché le rondinelle hanno superato di rigore (Hamsyk) un Arezzo che con Conte è tornato ad essere la cenerentola della serie cadetta. Navigano verso la zona semitranquilla il Bari dei giovani ed il Frosinone, che si dividono la posta in palio con le marcature di Sgrigna (rigore) e Castillo.

 

Translate »
error: Content is protected !!