IL NAPOLI CONVINCE MA NON VINCE

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Sembrava ancora di dover assistere allo stesso copione; alla prestazione di un Napoli formato “post panettone”, goffo, impacciato, appesantito, senza fosforo e muscoli.Ma ad un certo punto “Fiat Lux!” e anche sul Napoli si è accesa la benevolenza degli dei del calcio.Dopo aver subito il gol di Polenghi (grosse le responsabilità di Domizzi e Iezzo nell’occasione), è uscito fuori il Napoli più bello della stagione: spumeggiante, brioso e divertente.Il Napoli a Lecce ha dominato per un’ora, creando grandi occasioni attraverso un gran possesso palla ed ottime verticalizzazioni.

Certo è stata la partita dei colpi di genio di De Zerbi ma allo stesso tempo il Napoli si è accorto di avere in casa il regista che cercava: Fabio Gatti, per tutti i compagni “Micio”, anni 25, ex Perugia, Catania, Cremonese, ex nazionale under 21, e pupillo del tecnico Serse Cosmi che ha contribuito a lanciare  il giocatore umbro nel difficile palcoscenico del calcio professionistico. Maiuscola la prova del centrocampista azzurro che ha saputo dettare i tempi ed il gioco alla squadra ma che difetta ancora di una certa continuità fisica e mentale. Appena Reja si è accorto del suo calo, che è coinciso con quello della squadra, l’ha sostituito con Amodio.

 

Ma a Lecce si è visto anche il Napoli di Bogliacino e Dalla Bona, due centrocampisti dalle grandi doti tecniche e tattiche che però dovrebbero entrare un po’ prima in partita visto che la squadra, soprattutto nelle situazioni offensive, soffre della carenza del loro apporto.

Complessivamente l’organico sì è dimostrato in crescita confortante, raggiungendo il 12° risultato utile consecutivo, e candidandosi come l’antagonista principale della capolista Juventus.Ma l’investitura ufficiale in tale ruolo nel campionato cadetto arriverà solo lunedì prossimo, dopo la gara con il Genoa di Gasperini, una delle squadre migliori e più solide del campionato e che con l’arrivo di giocatori del calibro di Leon, Carobbio e soprattutto di Vaio, si accredita come una delle rivali più ostiche per i partenopei e per il raggiungimento dell’obiettivo della promozione diretta.

 

Dal canto suo il Napoli sta operando nella maniera più oculata sul mercato, senza fretta e senza farsi prendere per la gola. Con un Napoli così le lacune non si appalesano in maniera così evidente, ma certo è che un paio di acquisti a centrocampo ed uno in attacco, vanno fatti. Sulla sinistra serve un terzino mancino di ruolo poiché Savini, nonostante la buona prova di Lecce, in quella zona del campo è un adattato e non offre garanzie di continuità in fase di appoggio alla manovra offensiva. L’acquisto di un esterno mancino forse basterebbe a completare l’organico ma vi è da porre rimedio anche alla situazione degli scontenti. A centrocampo non sembra che Montervino possa reggere molto nella parte dell’illustre escluso e, in attacco,  Pià non è un giocatore che in questo momento è utile alla causa. Sembrerebbe opportuno che la società, in persona del D.G. Marino, cavalcando l’onda di tale situazione emotiva, orientasse il mercato adottando questi giocatori come pedine di scambio. Servirebbero a questo punto un seconda punta con buone attitudini realizzative ed un mediano che funga da vice Dalla Bona.

 

Per il resto, speriamo che Reja abbia capito che De Zerbi ha bisogno di giocare con più continuità e che l’apporto di un giocatore come il bresciano non può mai mancare in una squadra che coltiva grosse ambizioni.Il Napoli è una squadra in crescita che ha bisogno solo di maturare e trovare fiducia in se stessa e già da lunedì al S. Paolo speriamo di ammirare lo stesso Napoli visto a Lecce magari un po’ più continuo nel gioco, cinico e concreto sottoporta e con un pizzico di fortuna in più che non guasta mai. 

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