Il Napoli ed i suoi precedenti sfortunati contro i Galacticos

 El Real Madrid es unico “. Quello striscione, al cospetto di un Santiago Bernabeu insolitamente vuoto, ben rendeva l’ idea su cosa attendeva il Napoli fresco campione d’ Italia nella tana del ” blancos “. Al tempo ( parliamo del 16 settembre 1987 ) le gare nelle coppe europee erano ” senza domani “, divise in partite d’ andata e ritorno ad eliminazione diretta. In più, i sorteggi erano senza teste di serie, quindi era possibile qualsiasi incontro. Celebre, è rimasto lo scontro ai sedicesimi di finale dell’ edizione 1977 -1978 fra due inglesi, Nottingham ( che si qualificò ) e Liverpool. Perciò, per il suo ingresso nella coppa più importante, al Napoli capitò per l’ appunto l’ avversario più temibile, ovverosia il grande Real Madrid. A causa degli incidenti successi durante la semifinale contro il Bayern nella precedente edizione, il Real era stato condannato a giocare il primo turno a porte chiuse. Ma, evidentemente, pur senza pubblico, il fascino del ” Bernabeu ” ebbe il potere di intimidire gli azzurri che, sin dall’ inizio, dovettero subire le iniziative di Butragueno e compagni. Al 18°, per fallo di Renica su Michel, lo stesso MIchel va in rete su rigore. Fortunatamente quella sera c’era un Garella in stato di grazia che, in più di qualche occasione, fu decisivo nel frenare le conclusioni avversarie. Fra la fine del primo è l’ inizio del secondo, gli azzurri hanno però due grosse occasioni ma, prima Bruno Giordano non sfrutta un’ uscita fasulla del portiere Buyo sparando alle stelle  poi, la sfortuna sotto forma di traversa, strozza in gola l’ urlo del gol ad Alessandro Renica. Al 76° anche la  ” malasuerte ” si accanisce sulla squadra di Ottavio Bianchi .Una conclusione senza pretese viene maledettamente deviata da Nando De Napoli sancendo il 2 -0 conclusivo a favore del Real

Il 30 settembre un San Paolo stracolmo e ribollente di tifo oltre l’ eccesso, spinge gli azzurri verso la difficilissima rimonta, considerando che, vigeva sempre la regola che, a parità di reti, i gol in trasferta valevano doppio. Il Napoli parte alla carica, mettendo alla frusta i campioni di Spagna ed al 9°, in un entusiasmo incontenibile, al termine di un confuso batti e ribatti di testa, Giovanni Francini raccoglie una corta respinta di Buyo su un suo stesso colpo di testa, e realizza l’ 1 -0. Il vantaggio acquisito galvanizza ancor di più gli azzurri, sempre più padroni del campo. La grossa chance per il raddoppio capita a Careca ma, da due passi, il fuoriclasse brasiliano non è fortunato facendo carambolare la sfera su Buyo. Ma, il Real è come un leone che sonnecchia ma che non dorme. Approfittando di un incertezza a centrocampo, Butragueno Emilio, non a caso detto ” El buitre ” ( l’ ” Avvoltoio ” ), piomba sul pallone e, con un morbido pallonetto trafiggeva Garella, facendo scendere il gelo su Fuirigrotta. All’ inizio della ripresa è sempre Careca ad una avere un’ ottima occasione ma, anche stavolta il grande Antonio non sfrutta la palla-gol. L’ 1 -1 non cambierà più, facendo vivere in noi tutti presenti e non, il sentimento misto un po’ dolce ma soprattutto amaro dellla grande illusione.

Esattamente trenta anni dopo, Real e Napoli si ritrovano faccia a faccia per gi ottavi di finale della Champions 2016 -2017, con Zinedine Zidane e Maurizio Sarri sulle rispettive panchine. Curiosamente, è il Real a disputare la prima in casa, essendo terminato secondo nel girone di qualificazione alle spalle del Borussia Dortmund. Il Napoli invece ha vinto il proprio, con Bnefica, Dinamo Kiev e Besiktas. Peggior seconda nel sorteggio agli azzurri non poteva proprio capitare. A Madrid, il 15 febbraio 2017, dopo appena venti secondi è Benzema ad impegnare Reina. E’ il Napoli però ad andare a segno dopo soli otto minuti, grazie ad un diabolico mezzo pallonetto di Lorenzo Insigne, abile a scorgere Keylor Navas fuori dai pali da oltre trenta metri. La reazione del Madrid non si fa attendere, ed al 18° sfruttando un bel cross di esterno sinistro di Carvajal, Benzema impatta di testa per l’ 1 -1.  Il Real insiste ma, prima Cristiano Ronaldo fallisce una favorevolissima occasione e poi, Benzema colpisce il palo esterno. In mezzo una conclusione con un discreto tasso di pericolosità effettuata da Marek Hamsik. Il match si decide all’ inizio della ripresa. Uno slalom iresistibile di Cristiano mette in condizioni Kroos di battere a rete vittoriosamente dall’ interno dell’ area al 49°. Cinque minuti dopo, Casemiro si inventa un magnifico tito al volo di collo pieno che non lascia scampo a Pepe Reina.. Il Napoli si fa assai pericoloso con Dris Mertens che manca da favorevolissima posizione un servizio al bacio di Callejòn mentre nel finale, è Marcelo a divorarsi il punto del 4 -1. Il 3 -1 finale mette così la ” Sarri – band ” nella stessa situazione del Napoli del 1987, ovverosia quello di dover rimontare due reti di scarto

Il 7 marzo di fronte ad un San Paolo pieno all’ inverosimile ( nonostante la partita era in programma alle 21:.00, alle 15:00 la gente già aveva cominciato ad entrare ! ), la rimonta sembra possibile quando, al 24°. dopo una splendida azione di prima, Mertens con un diagonale imprendibile va in gol per il temporaneo 1 -0. Ma, era dal fischio d’ inizio che il Napoli aveva messo in seria difficoltà il nobile Real, con il suo tipico palleggio in velocità, marchio di fabbrica del ” Sarrismo “.  Gli azzurri continuano ad insistere ma ( dopo che l’ aveva colpito Ronaldo ) è il legno a negare il raddoppio a Mertens. Nel secondo tempo però, la maggior classe ed esperienza dei madrileni comincia a farsi sentire e, in soli cinque minuti, fra il 52° ed il 57° il punteggio viene ribaltato, grazie a due calci d’ angolo, con Sergio Ramos indiscusso protagonista. Sul primo segna con una diabolica capocciata, sul secondo è sempre lui a colpire ma, la deviazione decisiva sfortunatamente è di Mertens. L’ 1 -2 chiaramente mette la sfida in ghiaccio per il Real, che realizza anche la rete del definitivo 1 -3 al 91° con Morata, lesto a raccogliere una corta respinta di Reina su tito di Ronaldo. Stessa sorte quindi trenta anni prima…

Ed ora ? Il Real è sempre il Real ma, visto il Napoli degli ultimi due incontri, perchè non sperare e credere nel primo successo in assoluto contro il team guidato da Carletto Ancelotti ? Vai Napoli !!!

EMANUELE OROFINO

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