IL NAPOLI VINCE ALL’ESORDIO

NAPOLI (4-3-1-2): Iezzo; Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini; Amodio, Bogliacino, Dalla Bona; De Zerbi (41' st Maldonado); Calaiò (29' st Pià), Bucchi (47' st Capparella).

A disp.: Gianello, Giubilato, Gatti, Sosa. All.: Reja

TREVISO (3-5-2): Avramov; Valdez, Viali, Cottafava; Vascak, Quadrini, Baseggio, Gissi, Giuliatto; Acquafresca, Beghetto (16' st Russotto).

A disp.: Motresor, Moro, Mousmong, Mallus, Bradaschia, Fabris. All.: Bortoluzzi

ARBITRO: Dondarini Assistenti: Papi e Sacco Quarto uomo: Taverna

MARCATORI: pt 29' Bucchi, 42' Grava; st 10' rig. Bucchi, 31' Beghetto, 32' aut. Cannavaro, 33' Dalla Bona

NOTE: giornata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori 45mila circa. Angoli 7-0 per il Treviso. Ammoniti Cottafava, Dalla Bona, Valdez, Giuliatto, Vascak, Savini. Recupero: 1' pt, 3' st. Prima della partita, osservato un minuto di raccogliemento in memoria del presidente dell'Inter Giacinto Facchetti, onorato anche sugli spalti

NAPOLI. Alla presentazione della squadra, il vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini aveva dato un preciso mandato ai ragazzi di Bortoluzzi: portate il fieno al ciuccio, ma mentre mangia dategli una botta in testa. Le cose, a Fuorigrotta, sono andate molto diversamente, perché il ciuccio mentre mangiava il fieno ha scalciato quattro volte mandando knock out un avversario che oltre a difendersi ha fatto davvero poco, approfittando soltanto di un paio di generose concessioni dei padroni di casa utili ad evitare l'umiliazione. Per mezz'ora il Treviso si era illuso di farla franca e magari di portare a casa un dorato zero a zero nella tana di chi può vantarsi di avere gli uomini giusti per sbloccare ogni partita. E così, dopo mezz'ora di nulla, il Napoli ha chiuso la pratica in un quarto d'ora.

Il sipario si è alzato ed il "mago" De Zerbi ha illuminato la scena con due tocchi che hanno mandato in gol prima Bucchi (di rapina, in scivolata fra due difensori) e poi Grava (altra scivolata, palla in rete dopo essere passata fra le gambe di Giuliatto). Le ingenuità di una difesa troppo statica sono costate care ai ragazzi di Bortoluzzi, che avevano provato ad imbrigliare il Napoli con un centrocampo sovraffollato, affidandosi ai due esterni per ripartire in contropiede ed al piede di Baseggio per impensierire la porta di Iezzo. Gli ospiti hanno fatto di necessità virtù dopo aver capito che la difesa di casa, se concentrata, era praticamente imperforabile, tanto che ben presto Acquafresca e Baseggio si sono arresi di fronte al granito.

Nella ripresa la musica non è cambiata, anzi dopo un paio di tentativi il Napoli ha incrementato il bottino ancora con Bucchi, confermatosi specialista dal dischetto. L'azione che ha portato alla concessione del rigore, manco a dirlo, è partita dai piedi del solito De Zerbi, abile a liberare in area Calaiò steso platealmente da Cottafava, in perenne ritardo.

 Sugli allori per il triplo vantaggio, il Napoli si è concesso una breve vacanza e quanto è tornato in campo con la testa e con le gambe si è ritrovato in vantaggio di un solo gol. In due minuti, il Treviso ha approfittato della sbandata dei padroni di casa, sfiorando prima il gol (salvataggio di Domizzi sulla linea) e poi colpendo due volte, prima con Beghetto (colpo di testa su angolo di Giuliatto) e poi con Vascak che ha sfruttato la complicità di Cannavaro (deviazione nella propria porta).

Neanche il tempo di sentire gli urlacci di Reja che il Napoli ha ristabilito le distanze con un eurogol di Dalla Bona, autore di un sinistro a volo dalla distanza sul quale Avramov non ha potuto nulla. Il Treviso ci ha provato fino alla fine a ridurre il passivo, senza riuscirci. Di emozioni, peraltro, ce n'erano già state abbastanza.

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