IL TRIO DELLA MERAVIGLIE AZZURRO PRENDE PER MANO IL NAPOLI

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La goleada contro l’Udinese e il turno di stop per gli impegni della nazionale avevano creato attese e curiosità intorno al Napoli. Al San Paolo la compagine azzurra era chiamata a confermare quanto di buono si era visto nella sfida che era riuscita a scombinare i conti degli scettici. Il Napoli non si è fatto pregare e davanti a 50000 persone, giunte a fuorigrotta per incoraggiare la squadra, ha risposto alla grande conquistando una vittoria limpidissima e fornendo una prestazione addirittura superiore a quella contro i bianconeri quattordici giorni prima. Neanche a dirlo il migliore in campo in assoluto è stato el Pocho Lavezzi che da solo ha letteralmente mandato al manicomio l’intera difesa doriana, l’asso argentino risulta essere un giocatore immarcabile svariando da una parte all’altra del campo andando sul fondo per cercare cross, accentrandosi verso l'area di rigore e recuperando addirittura palloni, un vero condottiero che ha le caratteristiche per fare la fortuna d’ogni squadra e soprattutto di qualsiasi attaccante che gli giri attorno, proprio quello che sta accadendo a Zalayeta.

L’attaccante uruguaiano è apparso più tonico muovendosi bene al centro dell’attacco partenopeo colpendo anche una traversa su un colpo di testa ed ottenendo la soddisfazione della terza marcatura in tre partite grazie ad uno svarione di Castellazzi. Ma non è solo l’attacco a fare le fortune della squadra partenopea, la zona centrale della linea mediana è, infatti, controllata da tre uomini d’assoluto valore, Hamsik Gargano e Blasi sono il trio delle meraviglie azzurro. La grinta e la cattiveria agonistica dell’uruguaiano e dell’ex Juventus garantiscono il controllo del centrocampo e s’integrano alla perfezione con la classe sopraffina del Nazionale slovacco che sforna passaggi su passaggi Eche è riuscito a chiudere la partita con un goal da manuale del calcio. Dietro c’è Domizzi che conferma il suo ottimo stato di forma, mentre Cannavaro ha recuperato nel finale la lucidità che sembrava aver smarrito ad inizio gara, ma su tutti Cupi ha davvero impressionato mostrando di essere un giocatore recuperato e mettendo in evidenza l’ennesima scelta di qualità fatta da Marino che sorprese anche lo stesso giocatore con il rinnovo. Unico neo della partita è sicuramente l’inadeguatezza di Savini nel ricoprire quel ruolo, non suo, che lo rende spesso avulso dal gioco. La squadra ha comunque letteralmente sovrastato per mole di gioco ed occasioni create l’undici allenato da Mazzarri, Reja ha sicuramente il merito di aver impostato un impianto di gioco in grado di imporre la manovra palla a terra con tocchi spesso di prima e sfruttando così al massimo le qualità dei giocatori azzurri. Da sottolineare, per non dimenticare, i cinque minuti di Calaiò che solo grazie ad una splendida parata di Castellazzi non è riuscito ad entrare nel tabellino dei marcatori, da rivedere assolutamente.

Il Napoli si ritrova terzo in classifica e c’è già chi sogna, il calendario domenica  propone una difficile sfida in trasferta contro l’Empoli dove gli azzurri dovranno provare a fare bottino pieno, approfittando dell’ottimo periodo di forma, anche in vista del delicatissimo mese d’Ottobre che tanto spaventa gli addetti ai lavori. 

 

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