JUVE IN A, BOLOGNA FURIOSO

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La Juventus è in serie A. Il verdetto, aritmetico, arriva quando alla fine del campionato mancano tre giornate. La Signora ritorna nel grande calcio dopo un anno di purgatorio, ed ora insegue il record dei 100 punti che può raggiungere se vince le prossime tre gare. Una cavalcata trionfale chiusa ad Arezzo, contro la squadra guidata da una vecchia bandiera come Antonio Conte. Deschamps non ha avuto pietà dell'ex compagno in cerca di punti salvezza, travolgendolo con una cinquina firmata Del Piero-Chiellini (doppiette) e Trezeguet, inutile il gol aretino del solito Floro Flores. Cerca di tenere il passo il Genoa, capace di recuperare due gol al Bari. In vantaggio con Ganci e Scaglia, i ragazzi di Materazzi buttano due punti facendosi riprendere da Criscito e Di Vaio, autori di una rimonta che ha il sapore della serie A. Un'impresa da grande quella del Grifo, che poteva avere un sapore meno dolce se il Napoli avesse superato il Modena. Mutti è riuscito ad imbrigliare Reja, illuso da Sosa ma subito disilluso da Tamburini e da un rigore che Calaiò ha sbagliato a dieci minuti dalla fine. Ringrazia soprattutto il Rimini, che si aggiudica il festival del gol in casa dello Spezia. Travolgenti gli uomini di Acori, a segno con un rigore di Jeda (che ne sbaglierà un altro), un'autorete di Addona, Ricchiuti e Bravo. Inutili, per i padroni di casa, le prodezze di Colombo, Scarlato e Guidetti (su rigore a tempo scaduto): i romagnoli tornano in corsa, e tengono in vita i play-off portandosi a -9 dalla terza in classifica. Fosse stato per le altre, il Napoli avrebbe brindato al punticino: il Mantova è addirittura caduto in casa contro un Verona praticamente perfetto, lanciato da Turati e Babù che fanno piangere Di Carlo sul latte e sui punti versati; il Piacenza non riesce a superare un Cesena ormai in vacanza, che replica con Pellè al vantaggio di Stamilla. Continua a crederci il Brescia, che sbanca Bologna in un'altra giornata di ordinaria follia arbitrale. Le rondinelle passano con Serafini, ma Girardi ne combina di tutti i colori e fa infuriare Cazzola, che prima pensa di ritirare la squadra, poi lancia strali all'indirizzo di un Palazzo che sembra avercela con i suoi. Non per questo, insistiamo, la società è esente da colpe per una gestione tecnica (lo dimostrano i numeri di Ulivieri e Cecconi) più che discutibile.

Discutibile è anche il modo in cui il Vicenza si è arreso in casa a vantaggio di un Lecce trascinato da una tripletta di Tiribocchi: Papadopulo brinda alla salvezza ed inguaia Gregucci, al quale Padoin non può bastare. In un fazzoletto di cinque punti si nascondono ansie e timori di otto squadre che dovranno evitare i play-out, poiché decisioni extra-campo a parte soltanto un miracolo potrà evitare all'Arezzo di fare compagnia a Pescara (non fa notizia la vittoria dell'Albinoleffe all' "Adriatico") e a Crotone (la Triestina di Briano ed Eliakwu ringrazia), che hanno già ufficializzato il loro addio alla serie cadetta. Pesante il punto che il Treviso ha imposto al solito Frosinone sprecone, raggiunto nei minuti finali da Russotto dopo essere passato per primo con Margiotta. Ad oggi lo spareggio sarebbe fra Verona e Modena, due squadre in salute: le altre stanno scherzando con il fuoco.

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