JUVE, NAPOLI E GENOA NON SI FERMANO PIU’

Il recupero del trentesimo turno non dice nulla di nuovo ad un campionato che vede assottigliarsi il calendario. Alla fine della regular season mancano sei partite, ed il quadro diventa più chiaro di giornata in giornata. Juventus, Napoli e Genoa continuano a correre, le altre a rallentare. Se questo trend dovesse essere confermato per altre due settimane, nessuna soluzione andrebbe esclusa, neanche quella clamorosa che vorrebbe la stagione conclusa alla quarantaduesima giornata e senza che si giochino i play-off. Il ritmo delle grandi riesce a tenerlo soltanto il Rimini, sembra resistere il Bologna mentre il Mantova sembra ormai essersi staccato, con il Piacenza che torna a sperare.

Non sperava più di tanto il Frosinone, consapevole che contro la Juventus avrebbe dovuto fare i conti con la seconda sconfitta interna consecutiva. E' stata una doppietta di Zalayeta, nell'ultima mezz'ora, a regalare a Deschamps altri tre punti utili ad accorciare il tempo che separa la Signora dalla serie A. In scioltezza ha vinto anche il Genoa, con Coppola, Greco e Botta a legittimare una netta supremazia su un Verona andato a segno con Nieto nell'unica occasione-gol creata, salvo essere salvato a più riprese dai legni e dal proprio portiere. Gasperini va avanti per la sua strada fatta di gol e spettacolo, Reja gli risponde per le rime con un Napoli cinico e pragmatico, che contro una rognosa Albinoleffe conquista la sua decima vittoria con il minimo scarto, firmata dal solito Sosa. Due modi diversi di intendere il gioco più bello del mondo, e che ha portato ad un entusiasmante testa a testa i cui equilibri sono in gioco ogni sabato.

Il Rimini è l'unica squadra che, vincendo, ha dimostrato di tenere troppo alla sua partecipazione agli spareggi promozione. Un gol di Ricchiuti piega un Crotone sfortunato ma arrivato all'ennesima sconfitta di fila che lo inchioda al penultimo posto. Neanche il Bologna si è arreso all'idea di vedere le magnifiche tre tagliare il traguardo in carrozza: in dieci uomini, i ragazzi di Cecconi reagiscono al gol di Raimondi con un rigore nel finale di Bellucci, un episodio che punisce gli sprechi sottoporta del Vicenza. Meno determinato un Mantova che spreca ancora fra le mura amiche, facendosi imporre il pari ad occhiali dal Treviso. Non si tratta di piangere sul latte versato, ma in questa stagione Di Carlo ha dilapidato troppi bonus per pensare di poter ancora ambire alla massima serie.

Il pensierino ce lo fa ancora il Piacenza, al quale serviva un'altra vittoria contro un'altra pericolante. Iachini è riuscito ad espugnare Bari, peraltro in rimonta (Simon e Bianchi hanno replicato a Carrus), e oltre ad essersi rimesso ai margini della zona play-off ha inguaiato i pugliesi di Materazzi, scivolati in zona play-out. Il Modena, infatti, ha abbandonato le sabbie mobili con un grande gol di Gilioli, che ha invece raffreddato gli entusiasmi di un Brescia al quale servirebbe comunque un'impresa per riprendere un treno promozione che viaggia a velocità di crociera. Gli equilibri in zona retrocessione li ha rotti anche lo Spezia, vincendo la sua seconda gara esterna consecutiva sul campo di un Pescara ormai alla frutta e a rischio fallimento. Guzman e Colombo ci hanno messo un quarto d'ora per rilanciare le ambizioni di Soda e rimettere paura alla Triestina, crollata in casa al cospetto di un Lecce che se ne è infischiato dell'inferiorità numerica. I ragazzi di Papadopulo, in svantaggio due volte (Marchesetti e Pesaresi) hanno risposto con Valdes, Munari e Osvaldo, mettendo in cassaforte una salvezza ormai non più in discussione. Discorso inverso per gli alabardati di Varrella e probabilmente, se avesse appena qualche punto in meno, anche per il Cesena di Castori, sbriciolato da un Arezzo in grande ripresa. La difesa romagnola continua paurosamente a ballare, e in Toscana ne prende tre (Floro Flores e doppietta di Volpato): per Conte la strada è ancora in salita, per Castori meglio sarebbe se questo campionato si concludesse il più presto possibile.