LA CARICA DEGLI SCARICATI, LASCIARE NAPOLI NON E’ MAI STATO COSI’ DIFFICILE

La squadra che si ha intenzione di costruire per la prossima stagione già si intravede, e i motivi per iniziare a leccarsi i baffi sono tanti e fondati, dalla conferma di Domizzi e Calaiò agli acquisti di alto livello, sia quelli conclusi che quelli in via di definizione. Tuttavia, come recita un famoso proverbio, non c'è rosa senza spine, e infatti neppure quella del Napoli fa eccezione. Sono tanti i giocatori della squadra partenopea ad essere di troppo, in molti rappresentano un problema non di poco conto per Marino, che prima di chiudere le trattative in entrata dovrà sistemare qualche pezzo, più o meno pregiato che sia, di uno spogliatoio che sta diventando sempre più affollato. Questo è il prezzo da pagare, quando si costruisce una squadra per raggiungere un obiettivo a lunga scadenza e questa squadra ribalta i pronostici, andando a colpire il bersaglio con un anno di anticipo. 

 

Certo, alcuni giocatori, non ce ne voglia il Direttore, rappresentano dei piccoli errori di valutazione fatti nel corso delle precedenti campagne acquisti. Non parliamo di Bucchi o di De Zerbi, investimenti mirati che per svariati motivi si sono rivelati non felicissimi; ma certo non si è mai capito il motivo per il quale sono stati siglati accordi pluriennali con ragazzi come Lacrimini o Giglio, che con tutto il rispetto sono giocatori di una se non due categorie inferiori. Adesso loro sono quelli più difficili da piazzare, perché le squadre di B li considerano un ripiego, non possedendo qualità tecniche eccelse, e quelle di C li considerano un lusso da non concedersi, per via dell'ingaggio troppo elevato. E che dire di Romito, un tempo osannato come una grande promessa, che dopo una stagione con più bassi che alti con la maglia della Salernitana sembra ormai essere inadatto anche ad un campionato di C1. Anche Grieco è presente in questa lista di sbarco, ma per lui sembra esserci già un discorso avviato con l'Avellino, che vorrebbe riconfermarlo anche fra i cadetti dopo l'ottima stagione di C. Identico discorso di Giglio e Lacrimini, ma a livelli più alti, per lo stesso Bucchi, o per Pià, oppure per Sam Dalla Bona, i quali non vengono considerati pedine fondamentali nel nuovo scacchiere tattico di Reja. Eppure ci sono concrete difficoltà nel disfarsene, a causa dell'altissimo ingaggio che rappresenta un problema perfino per le società minori della massima serie. Su Bucchi ci sono da tempo Torino e Reggina, ma le cifre che guadagna Christian non sono proporzionali al suo attuale valore di mercato, e anche per De Zerbi la musica è la stessa, sebbene sul folletto bresciano la società abbia fatto intendere di voler puntare anche quest'anno. Su di lui l'interesse di squadre come il Cagliari o il Catania è forte, ma frenato anche in questo caso dall'alto stipendio. Poi ci sono Maldonado e Gatti, che hanno richieste e forse potrebbero anche partire, ma in caso contrario resterebbero a Napoli a giocarsi il posto senza grossi drammi. Diverso invece è il caso di  Amodio, che a fronte di un trattamento non consono alle sue aspettative sta meditando di lasciare la squadra a parametro zero nel 2008, e vuole lasciare la squadra solo a fronte di un'offerta gradita, tant'è vero che ha già rifiutato il Treviso.

 

Insomma, esclusi Trotta e Giubilato, che hanno già trovato sistemazione, gli altri sono ancora tutti lì, e a conti fatti la lista dei partenti è momentaneamente più affollata di quella dei possibili arrivi. Se la situazione non si sblocca almeno in parte alla lunga potrebbe rivelarsi una brutta gatta da pelare, poiché non è il caso di iniziare il campionato con un organico sconfinato, e quindi è indispensabile cedere prima di comprare; inoltre il rischio è che più si va avanti più i giocatori in esubero potrebbero diventare un peso per il Napoli, con la logica conseguenza che più che di una vendita si dovrà parlare di una vera e propria svendita, tanti prestiti con ingaggio diviso a metà e cessioni definitive a prezzi stracciati. A Marino il compito di scongiurare una simile eventualità, convincendo gli acquistati della bontà della destinazione e gli acquirenti della bontà del prodotto, un po' come potrebbe fare un rappresentante di aspirapolvere. E dire che stiamo parlando di giocatori che hanno appena vinto un campionato di serie B, il più bello e difficile della storia, non certo di sgangherati pezzi di ricambio…

Translate »
error: Content is protected !!