LA DURA LEGGE DELLA B

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La terza giornata di serie B svela tutto l’arcano che si cela dietro un torneo che, mai come quest’anno, si profila all’insegna dell’incertezza e delle sorprese.

Genoa e Bologna, due delle compagini più accreditate per il salto di categoria, perdono il primato in classifica e si calano nuovamente nella cruda realtà cadetta. Il Grifone inciampa in casa del Modena che perso un bomber come Bucchi ne trova un altro come Sforzini il quale,  in quanto a fisicità e a caparbietà sottoporta, non fa rimpiangere l’attaccante neo-azzurro. I Felsinei perdono la propria imbattibilità stagionale in casa dell’ormai “ammazzagrandi” Piacenza del bravissimo Iachini che sembra aver posto rimedio anche l’unico problema interno allo spogliatoio con il recupero del bomber Cacia e permette alla sua squadra di coltivare ambizioni più serie.

Il Crotone, a sua volta, scopre la dura legge della “Doppia B”: la doppietta Bojinov ed il gol di testa Boumsong stendono i calabresi che pur avevano battagliato con l’onore delle armi, almeno per la prima mezz’ora di gara, con la fuoriserie bianconera: troppe le differenze dal punto di vista dei valori tecnici.

La squadra di Deschamps sembra aver trovato la mentalità giusta per affrontare il campionato cadetto anche se ora il problema più grande è gestire lo spogliatoio, con le insofferenze e insoddisfazioni dei big che si stagliano inesorabilmente all’orizzonte ogni settimana, e riuscire a non commettere il minimo passo falso, visto l’enorme gap da colmare in classifica.

E veniamo al Napoli che da questa miniserie in trasferta esce arricchita da una bella dose di umiltà in più, dopo un inizio di stagione che aveva fatto esaltare troppo un po’ tutto l’ambiente. Ad Arezzo il Napoli trova un punto che almeno fa morale e soprattutto non subisce per l’ennesima volta la punizione “dei figli di Napoli”. Floro Flores spaventa con alcuni guizzi ma non punge, grazie anche a “San Gennaro Iezzo” che nel giorno del suo onomastico non fa miracoli ma ci si avvicina, onorando al meglio la memoria del più famoso “Santo” tanto caro a venerato dai napoletani.

Se il Napoli ha dimostrato in questo inizio di campionato di essere una squadra dai notevoli valori tecnici, ha evidenziato l’assenza ancora di equilibrio e intesa tra i reparti. Ad Arezzo il Napoli è stato più abbottonato con Amodio in gran spolvero e che si candida per un posto da regista titolare anche se ponendosi in concorrenza col suo amico e connazionale Bogliacino, ieri addirittura in tribuna dopo l’opaca prestazione del “Grilli”. Ma si sa che non è facile quando ci si chiude riuscire a ripartire e a pungere con efficacia. La scelta tattica di Reja ha fatto sì di vedere una difesa più solida ma, di riflesso, un attacco abulico e privo di idee, senza i giusti appoggi da parte dei centrocampisti e con Bucchi e De Zerbi irriconoscibili. A questo punto il tecnico azzurro potrebbe anche varare due Napoli: uno formato trasferta e uno formato casalingo. Di tempo per migliorare ce n’è e mai come in questo caso questo il compito più duro spetta al tecnico friulano. A proposito perché non pensare anche a un Dalla Bona in cabina di regia?

Le squadre della settimana sono Lecce e Brescia.

I salentini hanno già mandato a memoria gli insegnamenti di Zeman e con i gol del ritrovato Giacomazzi e di Osvaldo vincono dando spettacolo e l’impressione di essere una squadra solida. Le rondinelle di Somma soffrono contro il Treviso e devono ringraziare il direttore di gara per un rigore inesistente concesso, tra l’altro, a tempo ormai scaduto

Quella appena trascorsa non è stata la giornata dei bomber di categoria e la classificadei marcatori non si muove granchè. Da segnalare solo il ritorno al gol di Jeda e Moscardelli che proiettano il Rimini nell’olimpo delle grandi e quello dell’ex azzurro Giorgio Di Vicino che consente al Bari di espugnare il campo del Pescara gettando gli abruzzesi in piena crsi: 3 partite con altrettante sconfitte

La prossima giornata di campionato vede il Napoli tornare a giocare tra le mure amiche contro una Triestina che avendo perso in casa contro la sorpresa Albinoleffe, venderà cara la pelle al S. Paolo.

Altre sfide importanti per il vertice, in programma sabato prossimo, sono Juventus-Modena, Genoa-Piacenza ed il derby emiliano-romagnolo tra Bologna e Rimini, quest’ultimo confronto tra la storia e la realtà emergente del calcio nazionale. Questo è il bello della B: si è entrati già nel clou del campionato dopo appena 3 giornate con la consapevolezza che tutto può succedere e che più che guardare in alto bisogna guardarsi alle spalle, in un torneo assai livellato in cui i cambi a vertice saranno repentini e nulla è scontato. Nell’attesa che anche il Napoli abbia tratto i giusti insegnamenti e che prima o poi abbia il privilegio non di volare ma, comunque, di poter guardare tutti dall’alto con la giusta umiltà, pregio che in serie B non deve mai essere smarrito anche e soprattutto da chi coltiva nell’animo grosse ambizioni.

 

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