La favola senza lieto fine. Il futuro è verso Bari…

C’era una volta un campo senza palloni e senza maglie. Iniziò così la nuova era del Napoli targato De Laurentiis e questo ormai è diventato un tormentone. E’ giunto forse il momento di guardare avanti. I grazie si sono già sprecati e i complimenti pure. Adesso, però, serve un passo ulteriore in una favola, quella azzurra, che sembra non avere mai un lieto fine.

Continuare a guardare indietro è come un figlio che dovesse sempre chiedere al padre grazie per averlo messo al mondo. Ci sta i primi anni ma poi i figli crescono, diventano maggiorenni come questo Napoli, le esigenze cambiano, e il cordone che lega il Napoli alla famiglia De Laurentiis da 18 anni con il passare degli anni è andato pian piano svuotandosi di quella linfa ed entusiasmo che lo alimentava.

Nessuno dimentica la prima Coppa Italia arrivata nel 2012 che è sembrata la coppa dei campioni per tutti i tifosi azzurri che dal 1990 non vedevano un trionfo dipinto di azzurro. Poi sono arrivate le coppe con Benitez e quella con Gattuso. Tanti piazzamenti per restare in Europa o per scudetti sfiorati e scippati. Tanti giocatori hanno vestito ed esaltato i colori azzurri portando chi più chi meno vittorie e imprese che restano nell’albo dei ricordi ma non in quello delle federazioni. Giocatori e Allenatori che sono stati fatti passare come traditori ma che invece avrebbero voluto ricambiare l’affetto ricevuto dalla famiglia Napoli, intesa come tifosi e gruppo squadra, ma che il “papà” gli ha negato per varie ragioni. Ragioni condivisibili o meno ma che poi si sono rivoltate contro perchè altri hanno creduto in loro ricevendo in cambio vittorie e trofei.

Se il papà crede nelle capacità del proprio figlio allora dovrebbe investire nel suo futuro con le migliori scuole e università. Aiutarlo e portarlo a realizzare i suoi sogni. Se invece non è così allora che lo si lasci andare a provare ad inseguire i propri sogni senza denigrarlo. O ci si adoperi per il bene dei figli a trovare qualcuno che investa su di loro se non si hanno le possibilità o la voglia di farlo.

Il Napoli ormai maggiorenne vuole cercare la sua strada senza guardarsi indietro e rischiare di trasformarsi in una statua di sale. La favola adesso merita il suo lieto fine con o senza l’attuale dirigenza al timone. I tifosi oramai sono stufi, lo bersagliano sui social invitando ad andare a Bari e lo fanno con la consueta ironia, inserendo l’icona dell’autostrada A16

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