LA PROMOZIONE FIRMATA WALTER NOVELLINO

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Dopo la dolorosa retrocessione del 1998, si dovette per forza cambiare pagina. L’ "Azionista di riferimento " Corrado Ferlaino si riunì per la terza volta in matrimonio ( naturalmente in senso calcistico " ) con Antonio Iuliano, che assunse il ruolo di Direttore Generale, come già nel 1980 e nel 1983. Naturalmente fu effettuato un drastico taglio rispetto alla squadra classificatasi all’ ultimo posto l’ anno prima, compreso il cambio della guida tecnica. Reduce da alcune buone stagioni con il Bologna, la scelta cadde su Renzo Ulivieri, con Walter Mazzarri a seguirlo come 2°. Le cose però non andarono per il meglio, con gli azzurri ( alla fine solo noni ) mai davvero in lotta per la promozione. Ulivieri tolse il disturbo a due turni dalla fine, Antonio Iuliano lo seguì orgogliosamente poco dopo. Salvatosi brillantemente con un grande Recoba l’ anno prima in serie A con il Venezia, dopo aver sfiorato la maglia azzurra da giocatore, ecco giungere finalmente a Napoli Walter Alfredo Novellino, 46enne irpino di Montemarano, campione d’ Italia con il Milan nel 1979, oggi condottiero del Torino. Novellino pian piano, umilmente, senza spocchiosi squilli di tromba, assembla un team quasi nuovo di zecca. In quel Napoli scorrazzava in fascia un futuro campione del mondo, il neo – campione d’ Europa per club Massimo Oddo, attaccanti ancora sulla breccia come Bellucci e Stellone, funambolici ma incostanti trequartisti come " Spadino " Robbiati,. Soprattutto però, c’ era uno che alla bella età di 38 anni, ancor oggi è capace di reggersi sulle spalle l’ attacco del Vicenza, il " bel tenebroso di Bolzano ", al secolo Stefan Schwoch , " special guest " di quella promozione, con la bellezza di 22 gol messi a segno. Di quella rosa vogliamo ricordare anche il centrale Francesco Baldini ( 188 presenze fra il 1995 ed il 2003 ), il brasiliano Matuzalem ( offertosi nuovamente ma rifiutato proprio in questi giorni ), e Giorgio Lucenti, autore di tre gol giunti in momenti particolari della stagione. Dopo due pareggi iniziali, il Napoli con un pirotecnico 2° tempo, coglie il primo successo con la Fermana sconfiggendola per 4 –0. Dolceamari gli incontri con due future compagne di promozione ( Atalanta – Napoli 1 –0, Napoli – Vicenza 2 –1, con ribaltone fra il 1° ed il 2° tempo ). Dopo un convincente 3 –2 sul Chievo di Del Neri ( unico gol napoletano di Oddo ), ecco arrivare a Treviso un pesante, inaspettato manrovescio : 5 –1 ! con doppietta dell’ emergente Luca Toni. Si procede un po’ a singhiozzo fino al 15° turno, quando gli azzurri ( quotati quel giorno dalle scommesse addirittura a 5 ), battono nettamente in trasferta per 4 –0 quella che, fino a quel momento, era stata la grande sorpresa della stagione : l’ Alzano di Bergamo, con l’ intero attacco ( Schwoch 2, Stellone e Bellucci ) interamente a segno. Dopo una sconfitta subita il giorno della Befana per 3 –1 a Bresciao, il girone d’ andata si chiude con un altro colpo esterno, ottenuto con un gol di Lucenti a Marassi, sponda Genoa.

Fra alti e bassi comincia anche il girone di ritorno, fra vittorie importanti ( 1 –0 all’ Atalanta, 3 –1 in rimonta sulla Salernitana ), e sconfitte imprevedibili o troppo pesanti ( 2 –3 con la Fermana, 0 –3 con il Vicenza ), arrivando così a pari punti al 4° posto con la Sampdoria alla giornata numero trentuno, con Vicenza, Atalanta e Brescia staccate in avanti con un discreto margine di sicurezza. Indi, lo scontro ( come poi effettivamente avverrà ), aveva in sé tutti i crismi dello spareggio. La gara, in programma di sera il sabato santo, fu vinta dagli azzurri a Genova per 2 –0, al termine di una prestazione praticamente perfetta dal punto di vista tattico, con un assai efficace gioco di rimessa. Il solito Schwoch su rigore, dopo l’ ouverture di Antonino Asta, ala dai piedi vellutati. A parte un brutto infortunio ad Empoli ( 1 –4 ), da quel momento in poi, si marciò spediti verso la meta finale, conquistata a Pistoia con una rete, manco a dirlo, di Stefan Schwoch. Il quale Schwoch insieme a Novellino, non venne confermato per l’ avventura in serie A, terminata appena un anno dopo. Era l’ epoca della " strana coppia " Corbelli – Ferlaino…

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