LA RAI PROVA A RIPRENDERSI IL PALLONE

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Il calcio fa sempre più gola in televisione. Per questo la Rai dopo aver perso parte dei prossimi mondiali di Germania 2006 (ma non le partite della nazionale di Marcello Lippi), ha fatto un’offerta per poter trasmettere le partite della prossima Champions League ed ha pronta una mossa a sorpresa per colpire gli amanti del pallone nostrano. Un maxiprogramma, dalle 17 alle 19, su Rai Uno: due ore dedicate solo ed esclusivamente al calcio. Una sorta di Stadio Sprint e Novantesimo minuto unificati, anche se i gol la televisione di Stato li potrà far vedere sempre e solo dopo le ore 18. Ma questo è un segnale forte, la guerra tra le televisioni per il "pallone" non è mai stata così accesa come in questo frangente. I dirigenti di Saxa Rubra, insomma, si stanno muovendo su tre fronti: Mondiali 2006, Champions League e campionato. La Rai, in particolare, vuole trattare per avere i diritti delle restanti partite dei mondiali (39) sul digitale terrestre, ovviamente a pagamento. Inoltre Cattaneo spera di anticipare gli "highlights" delle partite non acquisite dalla televisione di Stato che sono in esclusiva sul Sky. Attualmente c’è l’embargo fino alle 23, ma i vertici di via Mazzini puntano decisamente ad anticipare quest’orario. Il gioco più bello del mondo, dunque, attira sempre più su di se i riflettori delle televisioni. La Rai, nella fattispecie, sembra aver trovato nel calcio la via per uscire dalla crisi che l’attanaglia. Dopo che la televisione di Murdoch ha chiesto anche il "Monday night" (una partita della massima serie italiana il lunedì sera) il pallone sembra essere sempre più schiavo del telecomando. In pochi anni tv e calcio si sono intrecciate sempre più tanto che, in pratica, quasi non c’è serata senza una partita in programma. Ma dove andremo a finire? Tra partite in chiaro, digitale terrestre e televisioni a pagamento lo sportivo di oggi è veramente sempre più nel pallone.

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