Lo zibaldone di Fiorentina-Napoli

Assegnato quasi definitivamente anche l’ottavo posto, che in virtù del risultato del Franchi, è conquistato quasi certamente dalla Fiorentina che così continuerà il proprio percorso europeo.

 

Beffa consueta, dal momento che gli azzurri stavano dominando nel primo tempo, per poi incassare due reti nel giro di pochissimi minuti, ribaltando così la situazione.

 

Colossali le due chance non capitalizzate da Jens Cajuste, che sia nel primo che nel secondo tempo, a pochi passi dalla porta non riesce ad inquadrare lo specchio.

 

Destro di Jack Raspadori nel finale di gara, che per poco non ha portato in vantaggio il Napoli. Tutto sommato un buon ingresso in campo da parte del centravanti ex Sassuolo.

 

Ennesima circostanza stagionale in cui i partenopei commettono errori in uscita, concedendo successivamente la rete agli avversari. Correttivo che non si è riusciti ad apportare.

 

Fraseggio e possesso che vedono maggiormente coinvolta la formazione di Italiano, che però per gran parte del primo tempo non era mai riuscita ad affondare il colpo.

 

Gol e spettacolo in quella che sembra una classica partita di fine stagione, in cui saltano delle volte i tatticismi e gli equilibri. Serata gradevole al Franchi.

 

Ha rivoluzionato il tridente offensivo nel finale di gara Ciccio Calzona, non riuscendo a trovare però il guizzo vincente che avrebbe potuto regalare ai partenopei un finale di campionato leggermente più intrigante.

 

Immaginarsi che questa poteva essere una gara decisiva per aggiudicarsi una posizione in Conference League era davvero impensabile per chiunque. Bisogna ripartire e ricostruire.

 

Lanciato dal primo minuto Pasquale Mazzocchi, a causa del virus intestinale che ha colpito Di Lorenzo nel corso della giornata. L’ex Salernitana non demerita, mettendosi in mostra anche per qualche ottimo recupero palla.

 

Marchetti non dirige il match nel migliore dei modi: non ha quasi mai in pugno la gara e lascia a desiderare per qualche fischio e per la gestione dei cartellini.

 

Non riesce a fare la differenza Giovanni Simeone, sebbene sia stato autore di una gara disputata con la consueta generosità e voglia di spaccare il mondo.

 

Otto minuti e il Napoli passa subito in vantaggio con un corner dalla sinistra di Politano, che viene sfruttato perfettamente da Rrahmani, vincendo il duello aereo con Quarta.

 

Punizione perfetta di Cristiano Biraghi, che con il mancino conclude impeccabilmente colpendo la parte bassa della traversa e superando successivamente la linea di porta.

 

Qualificazione alla prossima Conference League che sembra essere sfumata definitivamente. Salvo clamorosi colpi di scena si ripartirà da zero per provare a costruire nuovamente un grande Napoli.

 

Risultato tutto sommato giusto, considerando l’andamento della gara e le chance avute da entrambe le formazioni. Pareggio che va decisamente meglio ai padroni di casa.

 

Spettacolare esecuzione da parte di Khvicha Kvaratskhelia, che da distanza notevole trafigge Terracciano con un calcio di punizione pregevole che dimostra tutto il suo valore.

 

Trova la rete anche Mbala Nzola, che con il destro la mette all’angolino basso nella porta di Meret, dando seguito anche alla marcatura fondamentale in Conference League. Ritrovato.

 

Undicesima marcatura in campionato per Kvaratskhelia, che nonostante un’annata non esaltante dimostra ancora una volta di essere un calciatore fuori categoria, dal quale sarebbe fondamentale ripartire.

 

VAR che interviene doverosamente per far annullare il rigore concesso alla Fiorentina per un intervento inesistente di Lobotka ai danni di Belotti, che si era lasciato cadere troppo facilmente.

 

Zampino di qualche calciatore azzurro, che è mancato in più circostanze, poiché gli ospiti continuano a creare tante potenziali palle gol pericolose, ma senza riuscire a trovare un tapin vincente.

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