Mister X
Mister X
1 anno e due giorni dopo il terzo scudetto il Napoli torna in quel di Udine per rincorrere disperatamente l’Europa. I padroni di casa con Cannavaro in panchina in quello che può essere un derby del cuore trovano un pubblico che risponde presente nello sprint salvezza.
Al netto delle assenze, il Napoli mantiene la palla senza mai creare nulla nella prima frazione, i vari Politano, Anguissa, Cajuste e Lindstrøm non si accendono, proprio come una macchina ingolfata. Nel calcio si vince con la dinamicità, al contrario la staticità non porta da nessuna parte ma questo è un concetto che sembra poco chiaro agli azzurri. I friulani seppur con uno schieramento tattico compatto stanno bene in campo e in due occasioni si rendono pericolosi dalle parti di Meret, campanello d’allarme?
Ci pensa in avvio di ripresa Osimhen, con il suo marchio di fabbrica: il colpo di testa. Il numero 9 azzurro segna nella stessa porta dello scorso anno alla prima conclusione, quella stessa porta dove si è insaccato il gol decisivo per lo scudetto.. ma un anno dopo è tutt’altra storia.
L’Udinese prova con tutte le forze a cercare il gol pareggio ma Meret si fa trovare pronto in due occasioni che potevano essere fatali e tiene a galla il risultato(ancora per poco) per un Napoli soporifero. Il centrocampo azzurro non funziona, eccezion fatta per il solito radar umano, Lobotka. La classifica in attesa di Napoli-Bologna, prossimo big match in programma al Maradona vede quota 51 punti.
L’impressione è quella di un Napoli poco arrembante, con l’errore sulle spalle fin da inizio stagione ed infatti i padroni di casa trovano un pareggio d’oro quasi allo scadere. Altro giro, altro flop. Ennesimo pareggio per Calzona, mister X .