MODIFICATA LA NORMATIVA AL DIRITTO D’ AUTORE. MULTE SALATISSIME PER CHI COPIA LE NOTIZIE SENZA CITARE LA FONTE GIORNALISTICA

Il Governo con il D.Legge n.206/2006 ha apportato delle modifiche alla normativa in materia di diritto d’ autore. In particolare l’ art 32 si occupa della: “riproduzione di articoli di riviste e giornali, disponendo l’inserimento di un nuovo comma 1-bis nel testo dell’ articolo 65 della legge 633/1941. Il comma 1 dello stesso articolo già prevedeva che: “ gli articoli di attualità pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico, e gli altri materiali dello stesso carattere possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre rivisti o giornali, anche on line e radiotelevisivi, se la riproduzione o l’utilizzazione non è stata espressamente riservata, purchè si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell’ autore, se riportato.”

La riproduzione di testi priva della citazione della fonte costituisce un illecito sotto il duplice profilo della concorrenza sleale e della violazione del diritto d’ autore. Questo è un punto su cui pianetanapoli da sempre si batte per tutelare il proprio lavoro giornalistico.

Ora con il Dl 262/2006 si è voluto ulteriormente tutelare la posizione dell’ autore dell’ opera giornalistica . Ecco quanto previsto dall’ art  32:  “ I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.”

Tutto ciò significa che dallo scorso 3 ottobre in internet non si può più riportare il testo di un qualsiasi articolo tratto da un qualsiasi sito o giornale, pur citando la fonte. Lo dice l'art. 32 del decreto legge n. 262. Per poterlo fare occorre pagare un compenso all'editore. E se non lo si fa le sanzioni sono salatissime.

 

Pertanto per coloro che usano “scroccare” il lavoro giornalistico da  siti o giornali si annunciano tempi duri. In primis possono essere citati in giudizio per la mancata riproduzione della fonte giornalistica e quindi in tale sede essere condannati al risarcimento dei danni per concorrenza sleale e violazione del diritto d’ autore; in secundis saranno sottoposti a delle sanzioni pecuniarie molto onerose.

 

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