Ennesima prestazione al di sotto delle aspettative per Di Lorenzo, cosa succede al capitano?
Momento buio del Napoli, forse il più triste e negativo dell’era De Laurentiis che dopo l’eliminazione dalla UEFA Champions League non ha rilasciato dichiarazioni. La delusione è tanta, inutile farneticare sulle solite ed evidenti scelte sbagliate dalla dirigenza in quanto tra gli XI schierati ieri da Calzona contro il Barcellona un giocatore su tutti mette in mostra la difficoltà post Scudetto dei partenopei. Stiamo parlando del capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo. L’arrivo dall’Empoli e la promozione a capitano da parte di Luciano Spalletti, dopo l’addio di Insigne è stata forse una delle scommesse più belle vinte da Giuntoli. Ancelotti richiese fortemente un terzino dalle qualità offensive e vide proprio in Di Lorenzo il giusto profilo per cavalcare la fascia destra. Il paragone con l’anno scorso è quasi inutile, addirittura umiliante, perché c’è da dire che il capitano azzurro è forse tra i peggiori di quest’annata.
Dati in calo: cosa accade a capitan Di Lorenzo?
La scorsa stagione, con lo scudetto vinto, è stata l’apoteosi delle sue ambizioni. Non a caso il Napoli gli ha pure rinnovato il contratto. Con gli avvicendamenti continui in panchina, da Garcia a Mazzarri, fino a Calzona, anche lui, come tutti i compagni di squadra, è stato vittima di una stagione del tutto deludente. Più volte anche nei canali social ufficiali del Napoli, il capitano azzurro aveva messo in chiaro il suo amore per il club partenopeo e la voglia di rimanere a vita. Per rendimento, anche in annate non positive il 22 è sempre stato uno dei migliori, ma quest’anno forse la più dura da quando si trova in Campania è anche lui travolta dall’onda negativa. La verità sulla stagione no del terzino destro azzurro è molto chiara, anche se in molti la snobbano. Da quando è arrivato alle falde del Vesuvio. Un vero e proprio stakanovista del ruolo (sono ben 2430 i minuti in cui l’ex Empoli è stato impiegato, saltando una sola partita per diffida contro il Cagliari. Inoltre dopo Luperto e Nehuen Perez che salterà la prossima gara, è il giocatore di movimento con più minutaggio) e della squadra che non ha mai fatto mancare il suo apporto. La scorsa stagione è stata molto dispendiosa e se quest’anno sembra lontano parente del calciatore del trionfo tricolore c’è un motivo. Il capitano dovrebbe riposare, considerando anche il suo straordinario apporto con la nazionale Italiana, visto che non lo fa quasi mai, ed è tra i calciatori che ha giocato più partite senza mai riposarsi, senza mai gettare la spugna. Qualche leggerezza di troppo ci sarà anche stata, ma il rendimento di Giovanni Di Lorenzo con la maglia del Napoli mostra una sorta di ambivalenza. Il terzino azzurro è il calciatore di Calzona con il miglior numero di contrasti vinti in partita in questa prima parte di stagione in Serie A. Ben 36 tackle aggiudicati contro gli avversari, al 6° posto della speciale classifica stilata da Transfermarkt.
Per far riposare l’ex giocatore dell’Empoli c’è bisogno di un sostituto di livello, Mazzocchi arrivato a gennaio e quasi sempre fuori dai radar da quando è arrivato Calzona, è il sostituto ideale. Diciamo che per qualità tecnica non c’è paragone, Di Lorenzo è nettamente superiore, ma dal lato difensivo e forse legato anche alla qualità offensiva messa in mostra a Salerno, il giocatore di Barra può essere un degno ricambio del capitano azzurro. Il noto giornalista sportivo di Sky Sport, Fabio Caressa commentò così l’arrivo di Mazzocchi: “Mazzocchi è un calciatore ambizioso, è stato anche convocato in Nazionale (una presenza, ndr) non so se accetti il Napoli esclusivamente per fare il vice di Di Lorenzo. Potrebbe anche essere il calciatore in grado di ricoprire la corsia di destra a tutta fascia in caso di passaggio al 3-5-2 con Di Lorenzo spostato tra i tre di difesa”. Inutile dirlo che con Calzona non vedremo più il modulo usato da Mazzarri ma la titolarità di Mazzocchi per un po’ potrebbe aiutare, ad intermittenza, il recupero fisico e psicologico di uno dei giocatori che ha sofferto di più questa stagione tormentata degli azzurri. Annata tremenda travagliata da numerose delusioni e di prestazioni pessime anche del pupillo della tifoseria Napoletana, l’unico ad aver alzato 33 anni dopo quell’atteso tricolore, ormai un ricordo lontano di qualche mese fa.
FORTUNATO CONDINNO