NAPOLI, IL FUTURO DA NON SBAGLIARE

NAPOLI, IL FUTURO DA NON SBAGLIARE src=
Lo 0-0 di Lanciano –il terzo del campionato- chiude il secondo anno di C, l’ultimo. Il Napoli ha vinto il torneo partendo da favorito, dopo la finale play-off dell’anno scorso che grida ancora vendetta. Non era facile in un campionato difficile, pieno di insidie, con avversari che ogni domenica disputavano la gara della vita. Gli azzurri lasciano la C dopo aver messo in fila 68 punti: 19 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte. Miglior attacco del girone con 48 reti, migliore difesa, 20 gol subiti. Numeri da squadra in possesso dei numeri per affermare il suo strapotere.

Non sono mancati i momenti difficili, quelli che hanno messo in crisi un po’ tutti: squadra, tecnico, tifosi, società. Il Napoli ha conquistato la vetta il 16 ottobre e da allora non l’ha più mollata, pur sbandando in diverse occasioni. Se il San Paolo è stato una roccaforte inespugnabile, fuori casa il Napoli non è stato sempre brillante. Le uniche 4 sconfitte sono giunte lontano da Fuorigrotta, dove sono state ottenute 6 vittorie. Lì, il Napoli ha giocato anche gare brutte, su terreni osceni, ambienti ostili fino al collo. Il periodo di maggiore crisi tra gennaio e febbraio con gli stop consecutivi di Massa Carrara, Sassari e Castellammare. Qui, però, c’è stata la svolta. Reja avrebbe voluto mollare, ci ha ripensato. Il faccia a faccia tra squadra, società e tecnico ha poi fornito i risultati sperati col Napoli che dal 19 febbraio in poi non ha più sbagliato una partita, calandosi definitivamente nel mondo C e facendo emergere la propria superiorità.

Ora è tempo di futuro, ossìa di mercato. Marino, che si è definito "abile stratega", ha il compito di modellare il Napoli per dargli un volto vincente –o comunque competitivo ad alti livelli- anche nel prossimo campionato. Circolano tanti nomi, Cannavaro e Bucchi sono i più vicini, Reja ha chiesto un rifinitore da impiegare dietro le punte. Si parla di Brienza, Foggia, Ricchiuti, con uno di loro Reja proverà a cambiare il Napoli sotto il profilo tattico. Serve non tanto l’uomo che accenda la fantasia dei tifosi, quanto l’asso in grado di saltare l’uomo, creare superiorità numerica, mettere gli attaccanti nelle condizioni di battere a rete. Reja vuol crearsi un’alternativa al modulo che l’ha portato in B. Trotta e Capparella, dunque, resteranno e non verranno sacrificati sull’altare del nuovo modo di giocare, lo stesso Capparella può far bene anche dietro le punte. "Marino già sa dove intervenire", spiega da giorni il trainer goriziano che si attende rinforzi in tutti i reparti. Reja ha già vinto 3 volte in B, da lui ci si attende saggezza tattica e la capacità, già mostrata, di saper guidare un gruppo di giocatori forti per la categoria.

Personalità e qualità tecniche saranno gli ingredienti alla base del nuovo gruppo azzurro. Il prossimo sarà un anno ancora più stressante e lungo di questo, che si concluderà tra 10 giorni dopo la doppia sfida di Supercoppa contro lo Spezia. "Ci rinforzeremo senza fare follie", ha promesso Marino che non avrà un budget illimitato. Il futuro del Napoli è cominciato da tempo, quello necessario per bloccare giocatori e non sbagliare il prossimo, fondamentale mercato per il futuro del Napoli.

Translate »
error: Content is protected !!