NAPOLI – MARTINA 1-0
NAPOLI – MARTINA 1-0
NAPOLI (4-4-2): Iezzo; Grava, Giubilato, Maldonado, Savini (26′ st Briotti); Trotta, Montervino, Bogliacino, Capparella (35′ st Sosa); Pià (24′ st Amodio), Calaiò. A disp.: Gianello, Romito, Montesanto, Grieco. All.: Reja
MARTINA (4-4-2): Indiveri; Diliso, Pedotti, Cardinale, Colombaretti (32′ st Cavaliere); Piccolo (11′ st Luciani), Campolattano (11′ st Minorelli), Ferraresi, Silvestri; Da Silva, De Paula. A disp.: Mancini, Del Tongo, Ranellucci, Coletti. All.: Simonelli
ARBITRO: Lena di Ciampino
Assistenti: Brigo e Labriola
MARCATORE: 7′ pt Pià
NOTE: giornata fredda e ventosa, terreno in buone condizioni. Spettatori 20.182, incasso euro 132.246,82. Ammoniti Cardinale e Pedotti. Angoli 6-2 per il Napoli. Recupero: 3′ pt, 4′ st
NAPOLI. Il massimo risultato con il minimo sforzo. E’ quello che il Napoli ha raccolto senza sudare, grazie ad un primo tempo giocato a buon ritmo e ad una ripresa nella quale ha rischiato qualcosa, senza che però il Martina riuscisse mai a pungere. La squadra di Gianni Simonelli ha confermato i suoi problemi in zona gol, acuita dal digiuno dei suoi avanti, De Paula e Da Silva. Quest’ultimo non va a segno da dieci partite, e anche al "San Paolo" ha dimostrato di essere in un pessimo momento di forma. E così al Napoli è bastato fare il compitino, sfruttando la buona condizione degli esterni e una buona organizzazione difensiva ritrovata dopo il rientro di Savini, costretto ad uscire per un nuovo infortunio nel corso della partita. Proprio lungo le fasce al Martina è riuscito poco: vana la mossa di Simonelli di proporre Piccolo e Silvestri in luogo di Tassone e Luciani, tanto che il Martina in tutta la gara è riuscito a scaldare le mani a Iezzo soltanto in un paio di circostanze. Peraltro, la strada dei pugliesi è stata subito in salita, visto il rocambolesco gol trovato dai padroni di casa dopo pochi minuti: Pià è andato via a Cardinale e Pedotti, e una volta in area un rimpallo ha tradito Indiveri, battuto da un rasoterra sul quale è parsa evidente la complicità di Ferraresi, che ha deviato la sfera sulla caviglia del brasiliano. La risposta dei pugliesi è arrivata con un tiro, debole e centrale, di De Paula. Il Napoli, trovato subito il gol, ha provato a giocare in modo disincantato. Trotta e Capparella, una volta acceso il turbo, hanno creato più di un problema ad Indiveri, liberando più volte gli attaccanti azzurri o provando la conclusione dalla distanza. Dopo alcuni errori sottoporta di Pià, l’occasione più ghiotta è capitata sui piedi di Calaiò poco prima che l’arbitro mandasse le squadre a riposo. Il bomber palermitano ha ricevuto palla da Capparella ma, davanti al portiere, ha ciccato clamorosamente il pallone. Il Martina, per tutto il primo tempo, si è limitato a cercare la porta di Iezzo con tiri dalla distanza, ma né Da Sila né Ferraresi hanno dimostrato buone doti balistiche.
Nella ripresa la partita è andata avanti su ritmi blandi, ed il Napoli a tratti è sembrato peccare di sufficienza (cosa che, nel dopo partita, susciterà le ire del presidente De Laurentiis). Poco dopo il quarto d’ora, brivido per gli azzurri dopo un errato disimpegno di Giubilato, ma Da Silva ha sprecato tutto non approfittando di una leggerezza che poteva costare cara. Il Napoli ha marcato il cartellino con un tiro debole e centrale di Calaiò, arrivato a metà tempo. La girandola di sostituzioni non ha risparmiato nessuna delle due squadre. Reja ha preferito prima coprirsi (Amodio per Pià) salvo poi inserire Sosa al posto di Capparella. Curioso siparietto al momento del cambio, con Calaiò che ha salutato l’arbitro pensando di essere tirato fuori dal campo come più volte successo in questa stagione. Simonelli ha invece provato il tutto per tutto passando ad uno spregiudicato 3-4-3, ed il risultato è stato un pericolo creato da Da Silva direttamente su calcio di punizione, un tiro che ha chiamato Iezzo alla parata spettacolare. Forcing pugliese fino alla fine, ma l’ultima occasione è capitata ancora a Calaiò: scambio con Trotta e tiro a volo centrale. Basta l’ 1-0 con dedica al Gela che, fermando il Frosinone, permette alla capolista di portarsi a +9.