NAPOLI SI SVEGLIA DAL SOGNO

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Napoli(3-5-2): Gianello, Cupi (33' pt Hamsik), Cannavaro, Domizzi, Garics, Blasi, Gargano, Bogliacino (17' st Sosa), Savini, Lavezzi, Zalayeta (29' st Calaiò). A disp. Del Giudice, Grava, Contini, Montervino. All. Reja  

Genoa(3-5-2): Scarpi, Bovo, De Rosa, Lucarelli, Konko, Paro, Milanetto (15' st Coppola), Juric, Danilo (40' st Papa Waigo), Leon (10' st Sculli), Borriello. A disp. Lanza, Rossi, Ghinassi, Di Vaio. All. Gasperini 

Arbitro: Pierpaoli di Firenze

Marcatori: 12' pt Cannavaro aut. (G), 8' st Domizzi rig. (N), 44' st Sculli (G)

Note: ammoniti Bovo, Savini, Lucarelli, Blasi

La prima mazzata era arrivata in settimana con la decisione di far giocare la partita a porte chiuse. Oggi il colpo di grazia: l’autorete di Cannavaro e il gol di Sculli spengono il momento magico del Napoli. Gasperini oppone al 3-5-2 di Reja un modulo speculare, con Borriello e Leon a fare tandem davanti. Il tecnico di Gorizia preferisce Bogliacino ad Hamsik dal primo minuto; rientrano Cupi, Blasi e Lavezzi. Sulla destra conferma per Garics. 

L’inizio della prima frazione di gara è caratterizzato da un ritmo piuttosto blando, condizionato dall’elevata temperatura del pomeriggio napoletano. I primi spunti azzurri recano la firma di Garics e Lavezzi: in entrambi i casi un ottimo De Rosa si dimostra puntualissimo nell’anticipo. Il Pocho ci prova da fuori all’ottavo, ma il suo destro è agevolmente controllato da Scarpi. Tre minuti più tardi il Genoa perviene al vantaggio: Leon lascia partire dalla destra un cross basso che Cannavaro accidentalmente devia in porta. I padroni di casa reagiscono prontamente, riversandosi nella metà campo genoana in cerca della rete del pareggio. Leon, ad ogni modo, si rivela una spina nel fianco sull’ out di destra, dove Savini soffre anche le avanzate di Konko. Lavezzi è il faro di qualsiasi offensiva del Ciuccio: le sue accelerazioni mettono in seria difficoltà Bovo e Lucarelli, che per fermarlo ricorrono alle maniere forti che costano il giallo ad entrambi. Alla mezz’ora Reja decide di cambiare qualcosa nello suo scacchiere: Hamsik entra al posto di Cupi; il Napoli si dispone adesso secondo un 4-3-3 che prevede lo spostamento di Bogliacino sulla linea degli attaccanti. Gasperini, da par suo, sposta Konko sulla linea dei difensori, adottando a tutti gli effetti un 4-4-2. L’ultimo sussulto del primo tempo è ancora griffato Lavezzi, che, imbeccato precisamente da Hamsik, lascia partire un gran destro al volo che termina poco alto sulla traversa. 

L’incipit della ripresa è tutto di marca partenopea. Dopo soli due minuti Zalayeta, servito precisamente da Hamsik, conclude da buona posizione. Passano tre minuti e il Napoli è in vantaggio. Konko e De Rosa stringono in area Lavezzi: Pierpaoli indica il dischetto. Dagli undici metri Domizzi non sbaglia, calciando un rigore identico a quello di Materazzi nella finale di Berlino. I ragazzi di Reja, galvanizzati dal pareggio, spingono in cerca del raddoppio. Gasperini inserisce Sculli per Leon: una mossa che si rivelerà decisiva. I rossoblu appaiono troppo remissivi. Milanetto lascia spazio a Coppola. Due minuti più tardi entra il Pampa Sosa per Bogliacino: torna l’assetto con le due torri in avanti. Al minuto diciassette Marek Hamsik dà sfoggio a tutta la sua classe: gran dribbling e sinistro al fulmicotone che Scarpi devia in angolo. Sugli sviluppi del corner Lavezzi tenta con poca fortuna il jolly da fuori area. Il Genoa, pian piano, viene fuori dall’impasse. Le due torri azzurre si cercano molto: Zalayeta mette una bella palla sulla testa di Sosa, che, però, colpisce male la sfera. Arriva il turno di Calaiò, che rileva un Panterone apparso piuttosto opaco. Ciononostante le due squadre non spingono più di tanto: l’impressione è che un pareggio soddisfi entrambe le compagini. Gasperini utilizza l’ultimo cambio a disposizione inserendo Papa Waigo in luogo del brasiliano Danilo. Blasi si fa ammonire: salterà per squalifica Inter – Napoli. Quando il match sembra avviarsi verso uno scontato uno a uno, arriva la beffa: Borriello dalla sinistra crossa perfettamente per Sculli, che di testa trafigge un non impeccabile Gianello regalando la vittoria ai suoi. I quattro minuti di recupero non bastano: il sogno azzurro si spegne nel deserto del San Paolo. Sabato gli azzurri saranno di scena a San Siro contro una super Inter. Per di più senza il combattivo Blasi. Sarà durissima.

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