NAPOLI- BOLOGNA UN "CLASSICO"

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E così, dopo Napoli-Juventus anche lo “Storico” Napoli-Bologna per la prima volta si giocherà in serie B, dopo la bellezza di 51 incontri nella massima serie che registrano 21 vittorie Azzurre a fronte di altrettanti pareggi e nove vittorie Rossoblu. Quanti incroci negli anni sull’asse Bologna-Napoli… Savoldi, Pecci, Vinicio, Nielsen, Bellugi, Juliano, Chiarugi, Giordano, Pivatelli, Clerici, Rampanti, il “Petisso” Pesaola, Ulivieri, sono alcuni dei nomi che hanno vestito le casacche o si sono seduti sulle panchine delle due squadre. 

 

L’ultimo confronto del 22-10-2000 fu particolarmente tragico per il Napoli di Zeman, sconfitto per 5-1, con il portiere Coppola che, purtroppo, né combinò come suol dirsi una più del diavolo. 

Ma questa non è la vittoria più eclatante del Bologna conquistata a Mergellina; nella stagione 1938-39 che vide alla fine gli Emiliani vincere il quinto scudetto della propria storia, l’undici del “Presidentissimo” Dall’Ara s’impose con il tennistico punteggio di 6-1, grazie ai gol di “testina d’oro” Puricelli e, dell’inventore del “doppio passo” e Campione del Mondo 1938 Amedeo Biavati.

 

Per il Napoli realizzò il platonico gol della bandiera il “paron” Rocco. Netto anche il successo bolognese nel primo campionato a girone unico (1928-’29) che pure in quell’occasione vide alla fine il Bologna fregiarsi del titolo di Campione 0-4 con reti di Angiolino Schiavio (Campione del Mondo 1934), dell’ala sinistra Muzzioli (detto “Teresina”) per i suoi larghi fianchi, e di Eraldo Monzeglio, in seguito negli anni ’50, per tante stagioni, alla guida tecnica del Napoli. Quando il Bologna vinceva a Napoli in quegli anni, sempre alla fine si laureava Campione (0-1 nel ‘36-37 e nel ‘37-38) ad eccezione del Campionato 1940-41, che registrò un pirotecnico 4-4, protagonisti Rosellini per il Napoli autore di una tripletta, e per il Bologna l’ala Carlo Reguzzoni, punta fra le più in voga in quelle stagioni. Per fortuna nei ruggenti anni ‘30-‘40 non sempre andò in quel modo… il Napoli di Sallustro e Vojak vinse nel 1930 (2-1 e 1-0) sempre con i suoi cannonieri principi in evidenza. Nel primo dopoguerra da registrare ben due vittorie per 4-1 conquistate dagli Azzurri nel 1951 e nel 1953; in questa seconda occasione andò a segno l’intero attacco Azzurro, composto da Pesaola, Jeppson e Vitali. Bel successo pure il 17.5.1959 per 4-2, mattatori Vinicio e Del Vecchio; vittoria anche nel 1959-‘60 con rete del “Bersagliere” Di Giacomo per il 2-0 finale.

 Il Bologna vinse nel 1958 con un gol del futuro Azzurro Pivatelli e nel 1961 per 2-1, marcatori Perani ed il futuro eterno sindacalista del calcio italiano l’avv. Sergio Campana. Ma la partita che più resta scolpita nella memoria di tutti negli anni ‘50 è quella assai turbolenta del 6.11.1955 terminata 3-3. 0-0 il primo tempo; nel secondo tempo una doppietta di Vinicio insieme ad una prodezza di Vitali portano gli uomini di Monzeglio sul 3-0, anche se l’arbitro Maurelli sorvolò su alcuni contatti assai dubbi in area emiliana. Nel finale l’inatteso patatrac. Segna Pivatelli, Bonafin riduce al minimo il distacco, in pieno recupero ancora Ginone Pivatelli va a segno. Esplode la rabbia dei tifosi del “Vomero” con relativa invasione di campo e impiego di gas lacrimogeni e sfollagenti idraulici da parte della polizia. Alla fine i feriti saranno circa 140, e l’eco di quel che accadde arrivò sino al Parlamento, con intervento del Ministro degli Interni Tambroni che ordinò un’inchiesta. Nei primi anni ‘60 gli Azzurri fanno la spola fra A e B, proprio nelle stagioni dell’ultimo grande Bologna di Bernardini che vinse l’ultimo scudetto Rossoblù del 1964. Il Napoli torna definitivamente in A nel 1965, e ribatte il Bologna grazie a Canè e Orlando il 19.3.1967 per 2-1, in un Campionato che alla fine vide il Bologna classificarsi 3° appena un punto sopra al Napoli di Sivori e Altafini.

Dal 1967 al 1970 si registrano tre pareggi (0-0, 1-1, 0-0) poi il Napoli s’impone per 3-0 il 16.5.1971 con reti di Improta, Altafini e Bianchi.Dopo altri due pareggi (0-0 nel ’72 e 1-1 nel ’73), curioso l’episodio che vide protagonista il “Gringo” Clerici all’epoca centrattacco Azzurro nel primo ruggente Napoli di Vinicio edizione 1973-‘74, mentre sulla panchina Rossoblù sedeva Bruno Pesaola. Il 13.1.1974 sul punteggio di 1-0 per il Napoli, passato in vantaggio grazie a Clerici, al 75° minuto l’arbitro Toselli fischiò un penalty a favore del Napoli. Scherzando il portiere Buso chiese a Clerici dove pensasse di tirarlo. Il “Gringo” rispose “a destra”, e così fu mettendo a segno il gol del 2-0 finale. Dopo il tiro, Clerici gesticolando ma, senza alcun malanimo nei confronti di Buso, indicò il punto dove qualche attimo prima, come preannunciato all’estremo difensore, aveva calciato il rigore. L’arbitro interpretò quel gesto come uno sfottò, e così il buon Sergio fu espulso, terminando in anticipo la sua personalissima partita.

Clerici protagonista ancora (stavolta solo in senso buono) anche nel 1974-‘75, quando mise a segno l’unico gol del match. Dopo il clamoroso scambio dell’estate 1975 fra Beppe Savoldi e per l’appunto Clerici, assai attesa nell’ambiente era la gara del 4.4.1976 terminata 2-2 con i primattori però a secco. Gli ospiti sfiorarono il successo con una doppietta di Chiodi, mentre per il Napoli dopo il primo pareggio di Braglia, una spettacolare rovesciata di “Peppiniello” Massa al minuto 86° raddrizzò il punteggio. L’otto maggio 1977 però, dopo sedici anni, il Bologna torna a vincere al S. Paolo per 2-1, mettendosi al riparo da una difficile situazione di classifica. Il Napoli torna al successo (dopo lo 0-0 del 1978) il 22.4.1979 per 2-1, inguaiando un Bologna (il cui Capitano era “Totonno” Juliano) che si salvò dalla prima retrocessione della sua storia soltanto all’ultima giornata. “Eroe” di quel giorno fu “Giaguaro” Castellini capace di parare un rigore allo specialista Paris a sette minuti dal termine. Dopo l’1-1 del 1980, il Napoli nella prima era Marchesi sconfisse per due volte il Bologna (2-1 grazie a Damiani e Speggiorin il 29.3.1981 e 2-0 con gol di Beppe Bruscolotti il 4 aprile 1982).

Al termine della stagione 1981-82 il Bologna retrocede per la prima volta in serie B, facendo ritorno nella massima serie solo nel 1988, grazie al calcio-champagne di Gigi Maifredi. Ma contro il Napoli di Maradona, ben poco potè fare Maifredi, uscendo sconfitto dal S. Paolo sia il 18.12.1988 (3-1 con gol di Careca e doppietta di Diego) sia nel 1989-’90, quella del secondo scudetto. Il 17.12.1989 Careca di testa, e Marco Baroni con un bolide su punizione fissarono il punteggio per un classico 2-0 finale. Nel 1991 un Bologna già retrocesso, perde per 3-2 nell’ultimo turno della stagione 1990-’91 con gol di Zola, Careca e Incocciati (anch’egli in seguito Rossoblu) e doppietta per gli ospiti del talentuoso ma bizzoso ungherese Detari. La gara torna in scena il 27.10.1996 quando, al termine di una divertente partita, il Napoli di Gigi Simoni, pur passato in svantaggio, vince per 3-2 grazie alle reti di Caccia, Cruz e Aglietti. 0-0 l’otto marzo 1998 e stavolta la storia del match s’interrompe per colpa del Napoli, classificatosi ultimo al termine di quel disgraziato campionato 1997-’98. L’ultima gara è quella (ahimè) già ricordata in apertura della stagione 2000-2001. Non vogliamo lontanamente immaginare un simile epilogo sabato prossimo….

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