O capitano mio capitano

L’addio di Insigne e le trattative di mercato lasciano al momento nel Napoli un dubbio: Chi sarà il Capitano della prossima stagione?

I candidati ad indossare una fascia, che fu di grandi giocatori e simboli del Napoli in questi anni, sono due: Kalidou Koulibaly o Giovanni Di Lorenzo. Chi dei due sarebbe il più indicato? Analizziamo i pro e i contro di una scelta che può essere determinante affinché la squadra si identifichi in un leader che sia in sintonia con società e allenatore e trasmetta il giusto carisma in campo anche al cospetto della terna arbitrale. Abbiamo visto, infatti, come queste scelte siano importanti anche nell’economia di una gara quando un calciatore deve interloquire con il direttore di gara per far valere le ragioni della propria squadra.
Perché Koulibaly? Il gigante azzurro, per il quale Spalletti si incatenerebbe ai cancelli di Castelvolturno in caso di cessione, sarebbe la scelta più ovvia. È il calciatore da più tempo in maglia azzurra. È un simbolo di questo Napoli e indiscusso leader anche nello spogliatoio e spesso è stato destinatario della fascia in assenza di Insigne scorso anno. Tutto ovvio ma…su di lui pende il chiacchierato rinnovo del contratto. Per l’ennesimo anno il Napoli si ritroverebbe con un Capitano in partenza per scadenza del contratto. Insigne è stato alla fine gestito nel migliore modo possibile; ma Koulibaly in caso di mancato rinnovo sarebbe dovuto ad una rottura totale con la società. Che senso allora avrebbe dargli la fascia se non sente più la fiducia della società?
Perché Di Lorenzo? Il terzino azzurro ha un contratto di lunga scadenza e giurato fedeltà ai colori azzurri. È il calciatore di cui mai Spalletti si è privato lo scorso anno e considera inamovibile e insostituibile nello scacchiere azzurro tanto da fargli saltare solo un mese per colpa di un infortunio ad Aprile. Riporterebbe la fascia ad un terzino, ad un 2, come era solita che fosse la numerazione di un tempo, come Bruscolotti negli anni 80’ che lasciò la fascia a Diego per portare lo scudetto a Napoli. Manca forse però a Di Lorenzo quella grinta per gestire situazioni in campo dove a volte c’è da prendere a muso duro la terna arbitrale, come facevano i Bonucci o Chiellini, ma potrebbe rappresentare per lui un atto di fiducia anche agli occhi della squadra visto che in campo il terzino azzurro è sempre l’ultimo ad arrendersi.
Su chi cadrà allora la scelta? Manca ancora una settimana al ritiro e il nodo sarà presto sciolto. Napoli attende il nuovo leader sperando sia un Capitano di lungo corso.
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