"PROFUMO DI A"

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Il San Paolo riapre i battenti al grande calcio, tutto è diverso, l'inferno della C e il purgatorio della B sono alle spalle, il futuro è più azzurro che mai, la nuova era del paradiso calcistico è iniziata e siamo sicuri, così come lo sono i tifosi, che sarà una trionfale cavalcata da quì in avanti, l'abbraccio di lunedì a Marano, un semplice allenamento, con cinquemila tifosi, ne è la dimostrazione.

La "torcida azzurra" è consapevole che a questa squadra manca ancora qualcosa, lo sa anche il DG Marino lo stesso De Laurentiis e naturalmente Reja, ma la società sta lavorando, scrutando, per piazzare il "colpo", attenzione non il nome ad effetto abbonamento, bensì l'uomo in grado di dare quel tocco in più che consenta alla squadra di fare il salto di qualità, di avere quella costanza nel tempo che a Napoli nei momenti decisivi per un motivo o per l'altro è sempre mancata.

All'esterno dello stadio la festa si vede e si sente, le bancarelle hanno cambiato look, i prodotti nuovi che il mecato impone la fa da padrone, la gente acquista, l'oggetto più venduto è la sciarpa e la tromba, la folla è quella delle grandi occasioni, il "Trofeo Birra Moretti", svolto per il terzo anno consecutivo, nella città partenopea, è una vetrina di tutto rispetto, è facile prevedere i cinquantamila e più, Inter e Juve, rappresentano un antipasto gustosissimo in vista del prossimo campionato, nessuno vuole mancare allo "sfizo" di vincere contro l'uno o l'altra. Le file agli ingressi sono ordinate, i tifosi si sono armati di pazienza, gli appelli della società non sono stati inascoltati, buon segno, dopo sette maledetti anni si ridiventa di serie A, giusto darsi un tono e una immagine, all'interno siamo accolti dalle note musicali di alcuni DJ appositamente chiamati per l'occasione.

Madrina d'eccezione Barbara D'urso, napoletana doc, accolta dagli applausi e alla presentazione delle squadre al solo nome Napoli la sua voce è praticamente sparita via, scusa Barbara ma il Napoli è un altro tipo di amore, di quelli che non si tradisce mai, costasse anche tanto, perdonaci, in compenso abbiamo potuto ammirare la tua prorompente bellezza. Il programma della serata calcio-spettacolo, prevede un inizio canoro tutto brasiliano, con splendide ballerine e ritmo caliente, ma quello che più interessa ai tifosi è il primo incontro, Napoli-Juventus, nel prepartita il presidente annuncia tre acquisti nei prossimi giorni, naturalmente i nomi top-secret, al quarto minuto punizione bomba di Domizzi e Juve in affanno, il Napoli costringe in difesa la compagine bianconera, gli azzurri giocano di prima, mettendo in difficoltà la squadra di Ranieri. Gargano, Lavezzi e Calaiò sentono i tacchetti della difesa avversaria, Dalla Bona da trenta metri sfiora di poco l'incrocio dei pali, il Napoli è padrone del campo, dolce imbeccata di Gargano per Calaiò di un non nulla in fuori gioco, il Napoli a larghi tratti dà la sensazione di poter dominare il mini incontro in qualunque momento, Lavezzi e Calaiò sono delle vere e proprie spine nel fianco della giovane difesa bianconera, il gioco veloce e l'intesa già si vede, andrà sicuramente migliorato, ma il Napoli c'è. Incanta Lavezzi, vere giocate da incorniciare, ha già conquistato il pubblico che lo applaude ad ogni tocco di palla, termina il primo mini tempo ed il sig.Stefanini dopo un breve intervallo fa riprendere il gioco, ed ancora Lavezzi show, fa letteralmente ammattire la difesa bianconera che è costretta sistematicamente al fallo, ma come spesso accade nel momento di maggiore pressing e soprattutto gioco da parte del Napoli la Juve fino a quel momento sorniona e timorosa colpisce con un diagonale di Del Piero, ormai bestia nera ufficiale dei tifosi azzurri che nonostante tutto continuano ad incitare senza fermarsi un attimo i propri beniamini.

In curva B la gigantografia del grande Diego "THE KING" fa bella mostra di se, chi ama non dimentica, il Napoli prova in tutti i modi a riequilibrare le sorti dell'incontro ma la scaltrezza e la furbizia della compagine bianconera hanno la meglio, un buon Napoli per grinta e gioco, da tenere conto che siamo a meno di un mese dalla riprese della preparazione, ha ragione Marino quando dice è mancata solo la continuità, solo con il tempo si potrà dire questo Napoli dove potrà arrivare.

Toccherà sfidatre l'Inter di Mancini, ma nel frattempo la splendida voce di Lucio Dalla che inizia la sua performance con "Caruso", sotto il giubotto, la maglia azzurra, non per ruffianeria, ma solo per consolidare il grande rapporto musicale intrapreso con artisti napoletani di levatura nazionale, il pubblico risponde con una stupenda coreografia, stadio a luci spente e accendini in ogni settore del campo, in religioso silenzio per una grande voce, un grande artista, toglie il giubotto ed è un incitare degno di un grande calciatore prestato ad un grande artista della canzone italiana. Si ricomincia con Napoli-Inter, subito grande numero di Rullo, colpo di testa di Sosa, palla di poco a lato, i nerazzurri indossano la maglia del centenario, De Zerbi fa subito vedere di essere in serata di grazia, con giocate di fino, ancora un cross per il "Pampa", saltato in controtempo, bene Rullo, che ridimensiona Figo, apparso all'inizio molto pimpante, l'inter gioca sottoritmo, Figo cambia fascia, soffre troppo la marcatura di Rullo, anche gli uomini di Mancini sono costretti al fallo per fermare le ripartenze veloci del Napoli. Al termine del primo minitempo grande colpo di testa di Domizzi e prodigio di Julio Cesar che salva la porta nerazzurra. Si riparte agli ordini del Sig. Giannoccharo e dopo appena sette minuti Bucchi prende il posto di Hamsik, il Napoli passa ad un 4-3-1-2, mossa non certo felice, ad onor del vero, sarà stata una casualità, ma un uno-due micidiale di StankovicSuazo, consente all'inter di superare il Napoli, ma c'è da ben sperare, il Napoli ha risposto alla grande alle corazzate dello strapotere economico, il pubblico lo capisce e non molla un attimo, non smette di incitare la sua squadra, la squadra c'è, il pubblico sempre, vai Napoli, insieme per un nuovo viaggio abbandonato qualche anno fa nel paradiso del calcio.

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