“PRONTI…VIA”
Si riprende praticamente da dove l’avevamo lasciata, quella maledetta serie C del rag. Macalli, per uno strano scherzo del destino le due protagoniste della passata stagione di C1 si ritrovano di fronte per la Coppa italia Tim, sarà un anteprima del campionato di serie B, tutt’altra storia, se non fosse che la mentalità di categoria inferiore se la portano marcata dentro tutte e due le compagini, difficile da cancellare, ma vedrete che nel momento opportuno tornerà utile.
Intanto Matarrese, fresco di nomina a presidente di Lega, vecchio come personaggio, ha ribadito le regole della vecchia lega vanno rispettate, quindi, niente domenica, per tre anni la B giocherà di sabato, i “nuovi” confermano le “vecchie” regole, non è cambiato nulla, tutto come prima, hanno ragione i tifosi a protestare, le belle parole dette da Tonino nel giorno della sua elezione? Solo belle parole…che il vento e la conferma delle vecchie regole hanno già spazzato via, sembra strano, eppure nessuno vuole convincersi che anche a Napoli, come in altre città d’Italia, il sabato si lavora, come fai a convincere tutti quei ragazzi che seguono la loro squadra del cuore?
Il sabato calcistico danneggia, e non poco, i commercianti nelle vicinanze degli stadi due volte, prima come imprenditori e poi come tifosi, ma questo Tonino non lo sa o meglio finge di non saperlo e la risposta da Napoli non si fa attendere, poco più di 15.000 anime quando il sig. Bestini fischia l’inizio della partita.
Pronti…via ed al 6° minuto su angolo di De Zerbi splendida incornata di Maurizio Domizzi ed il Napoli è in vantaggio, padrona assoluta del campo la squadra azzurra gioca di prima ed in velocità, il pubblico applaude e si diverte, De Zerbi e Dalla Bona sono la luce di questa squadra, il gruppo c’è e si vede.
Il pubblico non smette di incitare e se ne accorgono i giocatori che dopo un breve periodo di appannamento lo ripagano, al 28° “IRON” Bucchi ingrana la quarta e raddoppia, per i “ciociari” è notte fonda.
Al grido di “VI VOGLIAMO COSI’” gli azzurri continuano a macinare kilometri e gioco, incuranti del gran caldo di una serata estiva. Al 42° stupendo assolo di Paolo Cannavaro, che partendo dalla sua area di rigore, arriva quasi al limite di quella avversaria e stretto nella morsa della difesa “ciociara” viene atterrato, applausi scroscianti per Lui, mentre Bertini dice che può bastare e fischia la fine dei primi 45’.
Nell’intervallo incrociamo Mariano Grimaldi, il procuratore di alcuni calciatori del Napoli, tra cui Capparella e Giubilato, gli chiediamo se nei movimenti in uscita da parte della società azzurra non vi sia qualche giocatore da Lui rappresentato: “Fino al 31 agosto tutto è possibile, vedremo l’evolversi delle situazioni”.
All’inizio della ripresa, dopo un occasione sprecata da “IRON” Bucchi , compare in curva la protesta con il calcio al sabato, “IL VOSTRO SPORCO SABATO ODIAMO…SIAMO ULTRAS E LA DOMENICA PRETENDIAMO”, augurandoci che “Qualcuno” si renda conto che il calcio non merita il calo di spettatori, nel frattempo “ROBIN HOOD” Calaiò, di rigore porta il Napoli sul 3-0.
Tra una azione e l’altra, dove gli azzurri avrebbero meritato di arrotondare il punteggio, prima con Bucchi e poi con Pià, c’è la rete della bandiera del Frosinone, autore Ginestra al 43°.
Due minuti di recupero, che accompagnano gli azzurri tra gli applausi negli spogliatoi. Bella la partita della compagine partenopea, che liquidano con scioltezza la pratica Frosinone, avanti a chi tocca, se il Napoli è questo ci sarà da divertirsi.