REJA, DA ADESSO IN POI NIENTE ERRORI!

La giornata era accettabile dal punto di vista meteorologico. Tutto si poteva vedere, ed anche i non vedenti avrebbero notato i marchiani errori commessi dal tecnico: Reja, come al solito, invia in campo una formazione contestabile in relazione all’ organico a sua disposizione. L’avversario non aveva nulla da chiedere ma, comunque, ha onorato alla grande i propri colori e la copiosa platea che gremiva gli spalti del San Paolo.

Modenesi che già hanno compiuto un’impresa in un palcoscenico per loro inconsueto considerati i problemi di formazione non affatto trascurabili. Magari ci fosse stato il portiere titolare, sabato squalificato, a parare il rigore squallidamente calciato da Calaiò: forse non avrebbe compiuto il miracolo che è riuscito al suo sostituto. La nostra coppia di attaccanti non ha ripetuto la partita giocata contro i più quotati bresciani. Una vittoria, quella in terra lombarda, ottenuta come spesso in questo campionato si è verificato senza convincere: l’apoteosi del non gioco di Reja, molto più fortunato che bravo. Speriamo che la Dea Bendata non decida di abbandonarlo nel momento clou della stagione! La storia si ripete: un altro avversario meno quotato che complica i piani degli azzurri. Perdere punti preziosi contro squadre di basso profilo è uno dei leitmotiv di questa stagione azzurra. Bari, Arezzo, Frosinone, Triestina in casa e Crotone e Albinoleffe fuori gridano vendetta. 

Altro mito sfatato sabato è quello del dodicesimo uomo in campo rappresentato dalla massiccia tifoseria presente allo stadio: la presenza di pubblico è una componente di sicuro importante, ma anche il soffio di cinquantamila persone è vano se la formazione in campo non presenta i giusti requisiti tecnico tattici. Reja, troppo aggrappato alla componente fortuna, ha cambiato per la trentottesima volta la formazione in questo campionato. Le sue intuizioni non derivano dal lavoro sul campo in settimana bensì è agevolato dalla fortuna e da quel San Gennaro Iezzo che, purtroppo, ha dovuto abbandonare il campo per infortunio nel primo tempo. E’ proprio questo episodio che inaugura la giornata storta del Napoli. Se il buongiorno si vede dal mattino…

L’allenatore friulano pare quasi sfidare le coronarie dei suoi tifosi. Errori di simile fattura non sono da commettere in un punto talmente importante della stagione. I risultati che provenivano dagli altri campi avrebbero potuto regalarci di sicuro una posizione di classifica migliore. Sosa, sempre lui. Il vantaggio era stato realizzato dall’argentino che spingeva in porta un pallone “sporco” dopo una concitata azione in area . Un’impresa per lui visto che la sua specialità è il colpo di testa: specialità in cui sembra cimentarsi anche Reja, il quale non cerca di apportare dei correttivi affinché la presenza della nostra coppia avanzata non risulti nulla. Le due punte non sono necessarie senza la presenza di uomini di fascia come Trotta e lo stesso Pià. La presenza dei bomber non serve a questo Napoli: i gol che realizzerebbero sarebbero il frutto di occasioni sporadiche, non ripetibili. Pià e gli stessi Garics e Dalla Bona. Quanti giocatori freschi che avrebbero potuto fare al caso del Napoli contro i canarini! Capitolo SKY. Gianluca Di Marzio, figlio del tecnico degli anni settanta Gianni, non sia di parte ma almeno corretto nel descrivere situazioni troppo affrettate: tanti sono i reclami che arrivano alla redazione di SKY da parte dei napoletani. Per la rubrica “Core Ingrato” questa settimana è da menzionare Raffaele Longo: il centrocampista cresciuto nelle giovanili azzurre ha fornito l’assist vincente per il pareggio di Tamburini. Un pareggio che sta stretto al tecnico Bortolo Mutti per quello che i suoi hanno mostrato durante i novanta minuti di gioco. Speriamo sia davvero l’ultima volta che Reja ci fa soffrire a causa di formazioni e scelte avventate. Chiudiamo con gli Amarcord. Ancora sentiamo le scottature sulla pelle di Reggina, Avellino e Salernitana. Per non dimenticare i play-off..