REJA HA PERSO LA BUSSOLA DELLA SQUADRA

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La partita con lo Stabia farà aprire gli occhi a chi gli spetta di dovere .

Forse dobbiamo ritornare dopo appena una settimana, ancora una volta con i piedi per terra, non giustificare sempre, anche quando l’evidenza è opprimente.

Non so chi ha più colpe, i calciatori, o l’allenatore, se fossero i giocatori a prevalere in senso di colpe, allora il tecnico sarebbe più volte colpevole, in quanto da maestro, non avrebbe saputo dare insegnamenti ai suoi alunni. L’errore più grande che commettono, persone che hanno responsabilità imbarazzanti, è quello, di non ascoltare le indicazioni che arrivano dalla piazza. Vogliono sbagliare da soli, e guarda caso sbagliano sempre; fosse poi, che proprio il nostro tecnico, prima di ogni altra considerazione è, di natura perdente, e fino a che, non uscirà dalla maledetta paura che lo assale quando va fuori dalle mura amiche, sarà difficile che la sua squadra allenata in settimana migliori. Reja deve imparare ad essere un buon condottiero per i suoi uomini, perché non si può essere padre solo quando i figli fanno registrare dei miglioramenti, si è genitore sempre, nella buona e nella cattiva sorte. Ma la cattiva sorte qualche genitore se la va a cercare. Non si può fare sempre affidamento sulle sconfitte degli altri, per non essere raggiunti. Non più tardi di qualche giorno fa, nel mio articolo per l’anticipazione alla gara, e pubblicato nello spazio riservato al commento dell’opinionista, feci riferimento proprio al pericolo che il Napoli correva, nella partita da giocare contro le "Vespe" di Castellammare di Stabia. Nel commento cercavo di spiegare che, non era la squadra giallo nera, a strisce a far paura, i calciatori, in se e per se, non avrebbero influito più di tanto, bisognava guardare chi li dirigeva in campo, da chi li avrebbe trasmesso una carica agonistica, che il nostro tecnico purtroppo non è in condizioni di infondere. Lui sbaglia sempre, come ha fatto anche oggi, e, questo non lo dico a posteriori, quando il fatto è ormai compiuto: lo ribatto dai fatti di Avellino, che non vorrei ritornare a commentare vita natural durante, ma accadono situazioni, che non si possono ignorare, ecco che si ritorna, a quanto è avvenuto in passato, e continuare di questo passo impossibile sarà, non ritornarci nuovamente.

Il problema è a monte. Quando vince, si parla subito di un sostanziale recupero , di squadra rinata, ma ciò è errato, perchè facciamo solo un danno a noi stessi, perché fa aumentare le speranze e le nostre illusioni e mette in condizioni a tanti di andare al seguito, seppure in una trasferta breve come quella di Castellammare .

In diversi articoli pubblicati in questo nuovo campionato di serie C1, ho sostenuto che "Siamo una "Buona" squadra di serie C 1 e…..Basta" Adesso alla luce dei risultati che fanno registrare contro squadre ambiziose, che per un motivo, o altro, ci danno filo da torcere mi fanno dubitare che quel "Buona" e sprecato, possiamo dire siamo simili ad altre squadre di serie C . Non si noto una differenza.

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