Spalletti sta facendo la differenza, si o no?

ACCUSA(PM LUIGI GIORDANO)

Dodici punti in 9 gare sono davvero poco per una squadra forte con il Napoli. Una rosa ritenuta molto forte dal suo condottiero Luciano Spalletti. Un allenatore che anche al netto dei tanti infortuni ha dichiarato che il Napoli sarebbe rimasto attaccato alla classifica importante, il Napoli è stato primo per tre mesi. Il tecnico toscano invece è in crisi come la sua squadra, non ha saputo gestire l’emergenza e si è fatto travolgere dalle avversità. Pessima la sua lettura delle partite, cambi spesso inappropriati e poco tempestivi. Lo scorso anno con i tanti infortuni il sig Gattuso non seppe trovare il bandolo della matassa ed il Napoli precipitò al settimo posto, ora da Spalletti che è ineludibilmente più bravo di mister Veleno, ci aspettavamo molto di più. Le sue dichiarazioni filosofiche, da mental coach per caricare i suoi giocatori e l’ambiente non servono, trovasse dei correttivi tattici, da miglior difesa d’europa la squadra subisce tanti gol e da tutti e molti incredibilmente da palla inattiva. Lui che lavoro fa sul campo? Giocatori come Malcuilt e Ghoulam non meritavano più spazio, vuole portare al collasso fisico anche Di Lorenzo e Mario Rui. A noi ci pare in confusione totale e non sta facendo affatto la differenza nelle difficoltà

DIFESA(AVV. ANTONIO LEMBO)

Il Napoli ha fatto non per caso 10 vittorie di fila. Puoi vincerne due o tre gare per fortuna ma non certo 10! Spalletti non era forse un fenomeno prima ma non è certo un brocco adesso. Il tecnico toscano è riuscito in poche settimane a creare un gruppo pronto a lottare e capace di andare oltre i propri limiti vincendo gare come quella di Firenze. Come si può puntare il dito contro un tecnico che in un solo colpo si è trovato senza 6-7 titolari? Puoi sostituire un paio di giocatori per volta ma non sempre 6-7 e in più gestire in ogni gara un nuovo infortunio o un episodio sfavorevole. Vedi Zielinski domenica che ha improvvisamente problemi respiratori, vedi gli infortuni di Osimehn a Milano o Fabiana e Koulibaly a Reggio Emilia. E se l’Inter avesse avuto fuori Barella, Brozovic, Skriniar, Lautaro, Perisic e Dzeko tutti in un colpo per più di un mese, come avrebbe reagito Inzaghi? Non c’è panchina che tenga se poi diventa la squadra titolare per tre gare consecutive. Anche le altre avrebbero perso punti. Spalletti ha provato a tenere su l’ambiente con le sue parole. Cosa avrebbe dovuto dire? Abbattere quel poco che era in piedi? Anche l’iniezione di fiducia dopo la sconfitta con l’Atalanta è servita a vincere con il Leicester. Adesso dopo la sfortunata gara con l’Empoli, perché solo di questo si può parlare dopo aver preso due pali e preso un gol di nuca in rimpallo, ci si può rialzare se si recuperano almeno un paio di giocatori per Milano. Ma qui appena rientrano Anguissa e Insigne ecco che Zielinski e Rui vanno KO. Mentre sale a Milano caro mister Spalletti, faccia il giro largo, e passi a farsi benedire perché una situazione di emergenza così neanche Gattuso la subì lo scorso Dicembre per un periodo così lungo.

 

 

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