SPEZIA DI FERRO, I BIANCONERI CI PROVANO

55 anni fa lo Spezia approdava in serie B, e fino al 1 maggio 2006 era quella l’ultima volta in cui le porte del Paradiso si aprivano alla città ligure. La macchina del tempo è tornata a sorridere nell’anno più difficile, quello in cui i bianconeri hanno dovuto affrontare la spietata concorrenza del Genoa. Lo Spezia ha conquistato il primato sul campo, al di là di qualche assist che una giustizia sportiva prigioniera di lungaggini burocratiche le ha potuto fornire. Il 4-3-1-2 del giovane Antonio Soda si è imposto su tutte le altre squadre, con un gioco pratico e ottimamente interpretato da elementi all’altezza della categoria. Squadra esperta e di qualità, ricostruita ex novo, lo Spezia ha potuto contare prima di tutto su una difesa bunker, la migliore del campionato. Appena 22 i gol subiti dai liguri, per l’esperto portiere argentino Hugo Daniel Rubini (’69), da sei anni in Liguria, non c’è stato molto lavoro da fare potendo tra l’altro contare su una retroguardia ricostruita da zero per essere all’altezza della situazione. A sinistra si è distinto Marco Gorzegno (’81), un’esperienza triennale con l’Albinoleffe in serie B. Reduce da due stagioni in serie cadetta con la maglia del Crotone è invece il terzino destro napoletano Ferdinando Giuliano (’81), altro elemento nel pieno della maturità calcistica che ha contribuito a non rendere troppo statica una difesa che al centro annovera due mastini che di campionati ne hanno vinti in quantità: il napoletano doc ed ex Pescara Pietro Fusco (’71), che in difesa ha giocato in più ruoli e in tutte le categorie professionistiche, ed il suo compagno Roberto Maltagliati (’69), tanta esperienza fra A e B ed una promozione in massima serie con il Cagliari di Edy Reja. Alla solidità difensiva si aggiunge un centrocampo operaio, completamente rinnovato e con tante primavere alle spalle. Il comando delle operazioni è affidato agli affidabilissimi piedi di Vito Grieco (’71), più campionati vinti fra B (torneo che l’ha visto protagonista negli ultimi quattro anni con Modena, Catania e Crotone) e C. Al suo fianco, il piccolo Paolo Ponzo (’72), bandiera strappata al Modena, e Davide Saverino (’77), riscattatosi dopo una stagione passata fra Venezia e Chieti. A raccordare centrocampo e attacco è stato un ex partenopeo come Giuseppe Alessi (’77), allo Spezia da tre anni e risultato uno dei migliori fantasisti dell’intera categoria. E fra i migliori della C non potevano non esserci due bocche di fuoco capaci di mettere a segno ben 28 delle 42 reti realizzate dai bianconeri: Massimiliano Guidetti (’76) e Massimilianio Varricchio (’76). Il primo si è confermato re dei bomber, sempre con la maglia dello Spezia, ed il suo fisico non certo da corazziere si è integrato alla perfezione con quello del compagno, che ha vissuto un’altra stagione importante dopo quella passata fra Napoli e Pescara. Con tre conferme importanti e ben otto volti nuovi nello scacchiere dei titolari lo Spezia ha realizzato un piccolo miracolo fatto di 17 vittorie, 12 pari e 5 sconfitte: non male per una squadra che un anno fa quasi non esisteva.

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