TUTTI I PRECEDENTI TRA NAPOLI E BRESCIA AL SAN PAOLO

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Un po’ di colpa nella discesa degli inferi della serie C è anche un po’di Roberto Baggio…Infatti, se non avesse realizzato una delle sue ineguagliabili magie su punizione il 21 aprile 2001, ben oltre il 90° , in serie B ci sarebbe finito il Lecce di Cavasin e non il Napoli di Mondonico, alla fine retrocesso per appena un punto in quel campionato 2000 –’01, l’ ultimo giocato in A dagli azzurri. Quel pomeriggio del 21 aprile 2001, il “ Divin codino “ pareggiò a tempo abbondantemente scaduto il gol su rigore di “ Nick “ Amoruso messo a segno ad inizio ripresa. Magari la B si rimandava solo di un anno, più difficilmente però, si sarebbe arrivati al fallimento. Al termine di quella stagione si scisse anche la “ strana coppia “ Ferlaino – Corbelli a favore dell’ Ing. Naldi.

La gara in questione è anche l’ ultima delle 28 partite fra gli azzurri e le “ rondinelle “ bresciane a partire dal preistorico 13 febbraio 1927 terminato 0 –0. Tre ma fragorosamente eclatanti le vittorie dei lombardi nelle loro discese a Mergellina. La prima è datata 16 –10 – 1927 ( 0 –4 ), la seconda 19 –1 – 1964 disputata in B, con De Paoli mattatore ( 2 gol nel 4 –1 finale ), la terza è l’ ultima è giunta nel 1997 – ’98, che vide alla fine entrambi i “ roster “ retrocedere in B a braccetto. Fra i marcatori nel 3 –0 finale del 18 novembre 1997 figura anche il nome di uno degli “ eroi “ di Germania, il metronomo del Milan di Ancelotti e bresciano  purosangue Andrea Pirlo. Tredici sono invece le vittorie del Napoli, fra le quali da registrare due 4 –0, ottenute nel 1929 e nel 1965, quest’ ultima con Canè  protagonista autore di una doppietta. Ininterrottamente, il match si svolse dal 1927 sino al 1935, a seguire tre vittorie azzurre negli anni ’40 e ’50 ( da ricordare la doppietta di Astorri detto “ lo sceriffo “ nel 1950 in B ) tutte conquistate per 2 –1, ben sette invece gli incontri negli anni ’60, con Ottavio Bianchi autore di un gol nell’ 1 –1 del 16 aprile 1967, e due 0 –0 da registrare nel 1969 e nel 1970. In mezzo il successo ottenuto con una rete di Gastone Bean nel 1965, la prima del magico duo Altafini – Sivori.

Il destino di Napoli e Brescia si incrocia nuovamente il 17 dicembre 1980, giocata come recupero di mercoledì pomeriggio, a causa del terremoto. Segnò subito Pellegrini, pareggiò Penzo,  Nino  Musella fallì il rigore del successo nel finale, al contrario di Bruno che dagli undici metri fulminò il lungo portiere Aliboni nell’ anno del primo scudetto, realizzando il punto del 2 –1 finale, dopo che Ciro Ferrara ( primo gol in A ) e il brasiliano Branco, famoso per le sue punizioni calciate a tre dita, avevano fissato il punteggio sull’ 1 –1. Ancora un penalty decisivo nel turno inaugurale della stagione 1992 – ’93, ma come Musella anche Antonio Careca non riuscì a schiodare il risultato dalla parità ( 0 –0 ). L’ attuale cervello del Palermo Eugenio Corini, come Pirlo  bresciano  d.o.c., fece illudere i suoi la sera del 21 dicembre 1994, prima del pareggio in mischia realizzato da Andrè Cruz. Infine due confronti in B, nel 1999 ( 0 –0 ) e nel 2000 ( 3 –0 ), con Claudio Bellucci autore di un gol. Finirà così anche martedì sera ?

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