W DE ROSSI !

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e allora abbasso Silvio Piola, Milan Rapaic (quel Perugia-Napoli 1-1) e, dulcis in fundo, Diego Armando Maradona; nessuno di loro ammise di essersi aiutato con il fatidico arto superiore. Come non ricordare poi la spettacolare "parata" commessa da Galparoli che salvò l’Ascoli dalla sconfitta con la Lazio e quella, l’anno scorso, del laziale Zauri contro la Fiorentina sfuggita ad un Rosetti non più in forma come ad inizio carriera?

Abbasso il Pibe per ben tre volte! A parte la leggendaria mano de Dios con la quale trafisse l’Inghilterra a Mexico’86, meritano di essere menzionati il passaggio di pugno a Giacchetta che segnò al 92° permettendo al Napoli di superare l’Atalanta e quel gol in tuffo alla Sampdoria che tutti immaginarono segnato di testa ma che, come Diego stesso confesserà ad un giornalista anni dopo, fu marcato con la mano.

Il romanista De Rossi, capitano pro tempore della Roma orfana di Totti, non è Maradona; ci ha pensato su un attimo ed ha deciso di ammettere il misfatto. A differenza del pugno di Diego che sfuggì a tutto il mondo, il giallorosso ha capito che gli avversari tutti avevano visto, che non sarebbe uscito vivo dal campo se non si fosse battuto per tre volte il petto.

Potrebbe pure aver pensato che il buon Dios non avrebbe gradito essere nominato invano; fosse Maradona passi pure, ma De Rossi non può proprio chiamarlo in causa!

E così il centrocampista del vivaio giallorosso, futuro rappresentante dell’Italia ai prossimi Mondiali, è l’eroe della domenica. Di sicuro un po’ di solidarietà gli è piovuta addosso anche perché è stato costretto a tornare anzitempo negli spogliatoi causa un infortunio alla caviglia; forse se l’avesse fatta franca si sarebbe pensato ad uno strale divino (mano de Dios? No, tovillo roto), ma non addentriamoci in discorsi sovrannaturali.

Concordiamo piuttosto con il serafico Zeman che ha detto che il giocatore in fondo non ha fatto nulla di straordinario; era suo dovere ammettere la colpa anche se avrebbe fatto meglio a non colpirla proprio quella palla. Se fosse stato zitto avrebbe avuto seri problemi.

E se la Roma non fosse stata in vantaggio? Oppure se si fosse trattato di un Roma-Juve sullo 0-0 al 90° le cose sarebbero andate allo stesso modo? Vai a sapere se De Rossi avesse ugualmente ammesso il fallo, se i compagni gli avrebbero chiesto il cinque o se lo speaker avesse urlato il suo nome per farlo applaudire dallo stadio intero.

Invece è andata bene a tutti, al calcio che acquista onore, ad un ragazzo che si mostra leale, ad un arbitro che mostra buon senso non ammonendolo.

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