A MARASSI C’E’ UN GRIFONE CHE VOLA

La filosofia di Gian Piero Gasperini non cambia mai. Partito dal settore giovanile della Juventus, passato al Crotone ed arrivato al Genoa, il tecnico torinese vuol sempre segnare un gol più degli altri, e per riuscirci punta deciso su un 3-4-3 di cui conosce ogni segreto. E' per questo che le sue squadre giocano a memoria, esprimendo un calcio offensivo e altamente spettacolare. Tolta la Juventus, il Genoa è la squadra che ha segnato e vinto più di tutte, facendo di Marassi un fortino (quasi) inespugnabile. Al "Ferraris" ha vinto soltanto lo Spezia, mentre hanno preso punti Crotone, Juventus e Bari. Per il resto non c'è stata storia: vittorie su vittorie, tanto che quelle interne sono arrivate ad undici consecutive. Decisamente peggio fuori casa: sette le vittorie, cinque i pareggi ma nove le sconfitte. I numeri dicono che i rossoblu si esprimono meglio davanti al pubblico amico, dove il più delle volte riescono ad essere devastanti. Sarà la prospettiva del prestigioso stadio genovese, la passionalità di un pubblico raccolto intorno alla squadra, ma la forza del Grifo formato-casalingo è sotto gli occhi di tutti. Gasperini può solo rammaricarsi per due assenze pesanti: gli mancheranno Domenico Criscito, giovane fulcro della difesa impegnato con la Nazionale under 21, e Mirco Gasparetto, l'attaccante centrale arrivato a gennaio che salterà il match dell'anno per squalifica. In inverno Preziosi ha potenziato un attacco già importante puntellando gli altri reparti con qualche riserva di lusso. Può considerarsi un rinforzo anche il portiere brasiliano Rubinho ('83), partito nell'ombra e conquistatosi il posto da titolare a suon di prodezze. Davanti a sé può sentirsi tranquillo per la presenza del napoletano ex Reggina Gaetano De Rosa ('73), esperto marcatore che fa tremare il suo estremo difensore quando si spinge in avanti alla ricerca di un gol che trova spesso. Alla sua destra conferma per Francesco Bega ('74), che negli ultimi due anni ha incrociato il compagno nella massima serie indossando la maglia del Cagliari. Out Stellini, meno tranquillizzante è la posizione sul centro-sinistra di Andrea Masiello ('86), alle spalle un solo campionato cadetto con la maglia dell'Avellino fra alti e bassi. Un motivo in più per cercare di mantenere il possesso palla attaccando lungo le corsie laterali: la manovra partirà dai piedi dei difensori, ma si svilupperà seguendo i tempi dettati dal regista Omar Milanetto ('75), prelevato a parametro zero dopo la proficua esperienza di Brescia. Alla tecnica del mediano torinese è abbinata la grinta e la quantità di Manuel Coppola ('82), fra le poche conferme rispetto alla passata stagione quando i rossoblu erano in C1. Sono loro gli uomini chiave per permettere al Genoa di affondare sulle fasce dove a destra c'è Marco Rossi ('78), una bandiera rossoblu ma soprattutto uno dei migliori esterni del campionato, e a sinistra il brasiliano Fabiano ('79), scoperto dall'ex direttore tecnico Alessandro Gaucci (al quale è subentrato Giambattista Pastorello) che l'ha portato in Italia (Perugia e Arezzo le maglie indossate nel Bel Paese). L'attacco ruoterà intorno a Marco Di Vaio ('76), che per Gasperini ha assunto le sembianze di una ciliegina su una torta già gustosa. Arrivato a gennaio dal Monaco, il centravanti romano è stata la vera scommessa di Preziosi, ma ha anche trovato un tecnico ed un gruppo che l'ha riportato ai fasti di un tempo nonostante le difficoltà iniziali. E' probabile che, stavolta, Di Vaio parta al centro dell'attacco e non a sinistra, dove invece ci sarà Giuseppe Greco ('83), finito in panca dopo un ottimo inizio di stagione ed un anno da gregario in C. Sulla fascia opposta, anche se non sarà difficile vederlo svariare a tutto campo, l'estroso Julio Cesar Leon ('79), altro rinforzo esaltato dal modulo che probabilmente l'ha convinto ad accettare il declassamento dalla Reggina, in serie A. L'honduregno può far male anche su calcio piazzato, come peraltro tanti altri suoi compagni. E' proprio questo il segreto del Genoa: può colpire in qualsiasi momento. L'altra faccia della medaglia è che in qualsiasi istante può subire gol, visti gli inevitabili spazi concessi all'avversario in fase di non possesso palla. Quando però la sfera ce l'hanno loro, i Grifoni fanno paura.
La probabile formazione (3-4-3): Rubinho; Bega, De Rosa, Masiello; Rossi, Milanetto, Coppola, Fabiano; Greco, Di Vaio, Leon. All.: Gasperini
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