ALLA SCOPERTA DI AVELLINO

Situata a 348 metri s.l.m., in una conca fra i monti Picentini e i massicci del Partenio, Avellino rappresenta il capoluogo di tutta la provincia dell’Irpinia.

Tutto il territorio dell’Irpinia, per due terzi è occupato da montagne e colline, e questo spiega il perchè di una bassa densità di popolazione: 52.800 abitanti nella sola Avellino e circa 428.000 in tutta la provincia.

Avellino è una città prevalentemente moderna a causa dei frequenti movimenti sismici, ma presenta scorci artistici che ne rivelano un illustre passato.

L’antica Abellinum (oggi Atripalda), fondata dagli Irpini intorno al VI secolo, fu conquistata dai romani nel III secolo a.C.,ma con il sopraggiungere dei Longobardi (571 d.C.) la popolazione fuggì sulle alture circostanti dove sorse l’attuale centro abitato. Successivamente la città di Avellino conobbe il dominio di Bizantini, Svevi, Angioini, Aragonesi, Vicerè di Spagna, Austriaci e Borbone.

Gli splendidi paesaggi delle colline e delle valli, tracciate dai fiumi Sabato, Calore, Ofanto e Sele, oltre alle catene dei monti Picentini e Partenio, offrono al turista una visione suggestiva, un vero e proprio spettacolo della natura.

La fertilità della terra, ricca soprattutto di ortaggi e frutta, si deve alla salubrità del clima e all’abbondanza delle precipitazioni che avvengono nel corso dell’anno. Il clima di Avellino, rigido in inverno, presenta anche nella stagione calda notevoli escursioni nella temperatura quotidiana per i sensibili abbassamenti della stessa nelle ore notturne.

Il territorio gode di una naturale risorsa idrica grazie anche alla presenza prossima del fiume Calore, che, alimentando l’acquedotto dell’Alto Calore, fornisce acqua non solo alla città ma anche a numerosissimi comuni della provincia ed extraprovinciali.

Sviluppatasi industrialmente solo a partire dal secondo dopoguerra, Avellino è principalmente un mercato agricolo con alcune medie e piccole aziende industriali. Le sue principali risorse sono tuttavia ancora oggi legate all’agricoltura, dalla notevole produzione di squisite castagne e nocciole a quella vinicola con pregiatissime qualità di vini di cui ben quattro Doc (Fiano di Avellino, Aglianico, Greco di Tufo e Taurasi).

Negli ultimi tempi il turismo ha avuto un forte incremento dovuto soprattutto alla bellezza dei paesaggi, alla presenza nell’area di zone di grande interesse archeologico e di luoghi di culto che richiamano ogni anno un notevole flusso di pellegrini.

Montevergine, infatti, che con la sua cima di 1493 m. sovrasta la città di Avellino, anche non essendo il più alto è certamente il più noto dei monti del Picentino caratterizzato com’è dall’omonimo santuario benedettino del XII secolo, posto a 1270 m., meta ininterrotta di pellegrinaggio di gran parte della popolazione meridionale che raggiunge questa meta per venerare la Madonna di Montevergine.

A rompere il secolare isolamento dell’Avellinese concorrono la realizzazione dell’autostrada Napoli-Bari e la costruzione del raccordo stradale Atripalda-Salerno.

Nel novembre del 1980, un terremoto di 8°/9° Mercalli provocò circa tremila morti e oltre ottomila feriti. I danni al patrimonio urbano, ambientale e monumentale dell’Irpinia furono incalcolabili.

Anche se molti centri sono stati completamente ricostruiti nel post-terremoto, ancora oggi, in diverse zone, la città e la provincia portano i segni di quella catastrofe immane.

A rompere il secolare isolamento dell’Avellinese concorrono la realizzazione dell’autostrada Napoli-Bari e la costruzione del raccordo stradale Atripalda-Salerno.

Il periodo favorevole per visitare la città è la primavera per la florida vegetazione dei boschi irpini.

Di grandissimo interesse folcloristico è il Carnevale Avellinese che comprende gli ultimi tre giorni di carnevale.

Da Avellino sono possibili interessanti escursioni ad altri centri turistici tra i quali Mercogliano, località climatica collinare, alle falde del monte Partenio, e i pianori del Monte Terminio di grande suggestione naturalistica.

Da visitare

L’itinerario della visita inizia da piazza del Duomo con il Duomo duecentesco che si presenta, però, nelle forme neoclassiche del rifacimento ottocentesco. Restaurato dopo i danni del terremoto del 1980, ha un pregevole altare maggiore. Interessante è la cripta: nei locali adiacenti a quest’ultima è sistemato il museo diocesano che vanta un Crocifisso del XII secolo proveniente da Mirabella.

Nella poco lontana piazza Amendola si trovano il monumento a Carlo II d’Asburgo, il Palazzo della Dogana, con facciata decorata da statue di imperatori, e la Torre dell’Orologio, tutte opere seicentesche.

Attraverso piazza della Libertà si giunge in corso Garibaldi, dove sorge il Palazzo Caracciolo del XVIII secolo, e in corso Vittorio Emanuele con la verde Villa Comunale.

In corso Europa, nelle immediate vicinanze della Villa Comunale, è allestito il ricco Museo Irpino, costituito da una sezione archeologica (reperti dal IV millennio a.C. al VI secolo d.C.), da una sezione moderna al piano superiore (quadri del Seicento, Settecento e Ottocento napoletano, un magnifico presepio settecentesco, una collezione di porcellane) e da una risorgimentale con vari cimeli che documentano il contributo irpino all’unità d’Italia.

Dove mangiare

Ristorante O’ Pagliarone

Via Campi, 3 – 83024 Monteforte Irpino (AV)

Ristorante La Casa del Duca

Via Don Vito Vinco, 6 – 83050 Santo Stefano del Sole (AV)

Ristorante La Taverna del Carbonaro

Via Gaudi, 2/BIS – 83024 Monteforte Irpino (AV)

Antica Trattoria Martella

Via Chiesa Conservatorio,10 – 83100 Avellino

Se si vuole avere un’idea (buona) della cucina avellinese, questi ristoranti sicuramente rispettano la tradizione irpina con piatti classici ma genuini eseguiti con semplicità. Ottima la carta dei vini e i prezzi.

Come raggiungere Avellino

In treno Stazione ferroviaria di Avellino.

Per partenze da Napoli (circa 1h e 30 min. di viaggio) è previsto un solo cambio ferroviario: a Salerno oppure a Benevento.

In autostrada Casello di uscita Avellino Est, lungo l’autostrada A16 NAPOLI – CANOSA

Per partenze da Napoli (circa 55 km e 36 minuti di viaggio): Prendere la A01 MILANO-NAPOLI a Napoli Nord in direzione ROMA. Dopo circa 1 km proseguire sulla A30 CASERTA-SALERNO in direzione SALERNO. Dopo circa 20 km proseguire sulla A16 NAPOLI-CANOSA in direzione CANOSA. Uscire ad AVELLINO EST dopo circa 33 km (uscita obbligatoria per i tifosi provenienti da Napoli)

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