Bisogna ritrovare le certezze

Bisogna ritrovare le certezze

La forza del Napoli, in questa stagione, è stata la compattezza difensiva e l’equilibrio tattico dato da Conte ad una squadra che sembrava persa. Nelle ultime 4 partite però il Napoli ha subito 5 gol (2 vs Atalanta, 1 vs Juve, 1 vs Roma, 1 vs Udinese), dato insolito per gli azzurri.

Nonostante questo, però, il Napoli resta la miglior difesa del campionato con 17 reti subite in 24 partite.

Adesso, però, analizziamo nel dettaglio quelli che sono stati questi gol subiti e i motivi per cui si è arrivati a prendere certi gol.

Se i due gol subiti contro l’Atalanta era prevedibili, data la grande mole di occasioni che la dea crea a partita e con due degli attaccanti più prolifici della Serie A, i gol presi soprattutto contro Roma e Udinese sono due errori evidenti.

Il gol di Retegui è un’invenzione del bomber della Nazionale su cui Meret può far poco; sul gol di Lookman invece ci sono responsabilità della difesa: uno schieramento non ottimale a centrocampo e un grave errore di Di Lorenzo che si fa saltare troppo facilmente, portano a questo gol.

Il gol subito contro la Juve, invece, è diverso: c’è un errore di Lobotka che rinvia male di testa, la difesa in quel momento non era posizionata in linea e, infatti, Kolo Muani è tenuto in gioco da Juan Jesus e Spinazzola che non sono saliti in tempo per la trappola del fuorigioco.

Aggiungiamoci anche il fatto che, il pallone arriva all’attaccante bianconero dopo un intervento disperato di Anguissa in cerca di un anticipo al limite dell’area.

Situazione completamente diversa contro la Roma.

Qui non c’è solo un errore di concetto, ma anche di atteggiamento.

Quando esce Neres per far spazio a Mazzocchi si lancia un messaggio anche agli avversari che prendono coraggio.

I giallorossi, infatti, nell’ultimo quarto, hanno il pallino del gioco.

Con l’uscita di Politano, poi, il Napoli arretra molto il baricentro e diventa una difesa a 5 con Mazzocchi e Spinazzola sulle fasce.

Il Napoli, con i cambi, si abbassa troppo, nonostante la presenza davanti di Raspadori e Simeone che avrebbero dovuto aiutare di più in fase di non possesso.

Il gol subito parte da una mancata corsa di McTominay, che non segue l’uomo e gli da tutto il tempo di crossare sul secondo palo, dove c’è Angelino, lasciato completamente libero di calciare e trovare un gran gol.

Lì sarebbe dovuto esserci Mazzocchi, era il suo uomo. Non doveva andare a riempire l’area, c’era già Di Lorenzo in quella zona.

L’ultimo della serie è stato il gol di Ekkelenkamp. Questo è, insieme al gol subito dalla Juve, il più rocambolesco.

L’azione dei friulani era finita, Meret chiama il pallone che, in tutta sicurezza, sarebbe finito tra le sue braccia.

Juan Jesus, però, non si fida e spazza il pallone in rimessa laterale. Almeno questa era l’idea.

Su quel pallone ci arriva Mazzocchi, che sbaglia nel rinvio e concede il pallone agli avversari e poi, Ekkelenkamp s’inventa un gran gol.

Di questi 5 gol subiti è evidente come 4 di questi siano su errori della difesa azzurra.

Probabilmente, per il lavoro che fanno tutti, il Napoli è un po’ in debito d’ossigeno.

Sarebbe anche normale visto che giocano sempre i soliti 11 e che i ricambi non sono quasi mai all’altezza della situazione.

Quando a centrocampo Anguissa e Lobotka non girano, ne risente ovviamente anche la fase difensiva.

C’è da considerare anche il fatto che i due terzini sinistri sono entrambi fuori e ora si deve adattare Mazzocchi.

Forse Juan Jesus, dopo 8 partite consecutive da titolare, sta subendo un calo fisico ed è ora di rivedere Buongiorno dal primo minuto.

Con anche l’infortunio di Neres, mister Conte dovrà inventarsi qualcosa di veramente difficile.

Si potrebbe ipotizzare il passaggio al 3-5-2, o 3-4-2-1 d’inizio stagione, con Raspadori e Politano dietro Lukaku e, in difesa il ritorno di Buongiorno nei 3 con Rrahmani e Di Lorenzo.

Il 3-5-2 sarebbe un ritorno alle origini per Conte. Quest’ipotesi rappresenterebbe una grande opportunità per Jack Raspadori, che giocherebbe nel suo ruolo naturale. Sarebbe la sua grande occasione per poter dimostrare di essere un giocatore utile alla causa e far vedere quelle che sono le qualità, dandogli meno compiti in fase di copertura e ripiegamento. Anche se, soprattutto in questa fase della stagione, tutti devono dare una mano.

Magari, in questa situazione, servirebbe ritornare ad avere più equilibrio, garantendo maggiore copertura e rischiare il meno possibile.

Bisognerà avere un atteggiamento diverso e non avere cali nei secondi tempi come contro Roma e Udinese.

Un’altra possibilità sarebbe quella del 4-3-3 con Juan Jesus terzino bloccato a sinistra e cercare di soffrire meno da quel lato. Bisogna trovare soluzioni alternative con quel poco che si ha a disposizione e con una catena di sinistra completamente sparita (Olivera, Spinazzola e Neres tutti infortunati).

Vedremo cosa accadrà nelle prossime partite, ma una cosa è certa, c’è bisogno di vedere una squadra con atteggiamento diverso da quello del secondo tempo contro l’Udinese, altrimenti la situazione si farebbe ancora più preoccupante.

Chissà il mister a cosa starà pensando e cosa sarà in grado d’inventarsi.

Antonio Conte

 

 

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