CALENDARI: AVVIO ABBORDABILE PER IL NAPOLI, AL RITORNO TUTTE LE GRANDI IN TRASFERTA

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La giornata romana dedicata ai calendari e alla riunione di Lega si è svolta all’ insegna del” volemose bene”.. Tutti gli uomini del nostro calcio ridono, scherzano tra loro come nulla fosse accaduto nell’ estate più torrida del nostro calcio. E’ soprattutto il presidente della Lega Matarrese a divampare di entusiasmo per il suo nuovo incarico e per la stagione della “restaurazione” del calcio italiano. Il primo a prendere la parola nella cerimonia di apertura è stato il padrone di casa, il presidente del Coni Petrucci. Il capo dello sport italiano si è detto: “molto provato per quanto accaduto, è necessario ora facendo tesoro degli errori commessi fare ripartire il motore del primo sport italiano”.

 

Di seguito la parola è passata al presidente della Figc Guido Rossi. L’esperto di diritto ed economia si è detto: “contento di aver raggiunto il primo obiettivo, ossia di aver stanato la prima parte del bubbone, tornando alla normalità e facendo ripartire i campionati, ora rimane da stanare la seconda parte della patologia, che significa riscrivere le regole del calcio e ciò andrà fatto con massima trasparenza”. E’ toccato per ultimo prendere la parola al presidente Matarrese.

 

Don Tonino è stato il vero mattatore della serata, ha dichiarato:” sono ritornato non per restaurare il calcio ma per ricostruire il calcio, il mio obiettivo era fare i calendari il giorno 30 e ci siamo riusciti. Non potevamo deludere i tifosi italiani, il nostro calcio deve ripartire. Gli uomini che hanno fatto il male del calcio italiano, non ci sono più, sono stati giustamente puniti, oggi è un giorno di festa, nel calcio sono rimasti sole persone perbene.” Questo il succo della cerimonia tenuta prima della presentazione dei calendari. Prima invece vi era stato un incontro in camera caritatis tra Matarrese, i vice di Rossi Nicoletti e Coccia, Coboldi Gigli pres. della Juventus e gli avvocati del Coni e Figc per trovare un accordo bonario al fine di far ritirare alla Juventus il ricorso al Tar. L’accordo per ottenere un cospicuo sconto sui punti di penalizzazione è stato trovato, verrà ufficializzato probabilmente in sede di arbitrato. Peccato che quando si trattava di tutelare il Napoli mai la Federazione ha voluto sedersi a tavolino per discutere di formule transattive. 

In ordine ai calendari, il Napoli aveva posto due richieste in particolare. Ovvero quello di giocare in trasferta il 21 aprile e il 5 maggio, in concomitanza con due eventi presenti in città, uno dei quali è il gran premio Lotteria di Agnano. Per il resto il Napoli correva il rischio di incontrare da subito una delle retrocesse dalla serie A che si presentavano come teste di serie. Alla fine proprio questo è accaduto, ma invece dello spauracchio Juventus arriverà al San Paolo il più abbordabile Treviso.

 Il calendario degli azzurri è abbastanza agevole in partenza, il primo impegno serio è con il Rimini alla sesta giornata. Di contrasto le ultime sei giornate sono abbastanza impegnative. Ciò che è più negativo è che gli azzurri affronteranno in trasferta nel girone di ritorno tutte le favorite per la A: Juventus, Bologna, Mantova, Brescia, Genoa, Rimini.Segnaliamo la presenza di quattro turni settimanali il martedì: 3 e 17 giornata di andata; e 7 e 9 giornata di ritorno.

 

Ecco nello specifico un punto sulle insidie del calendario azzurro.

Un avvio in discesa, rotto da una salita intervallata da una piccola pianura che prosegue fra curve tortuose fino alla fine. Il calendario del Napoli somiglia poco ad un sismografo impazzito. Nella prima parte del campionato (le prime nove giornate), la squadra di Reja ha la possibilità di andare in fuga mentre la Juventus finirà di espiare le proprie pene. Poi, dopo aver saltato un paio di ostacoli (Rimini su tutti), alla decima giornata arriverà lo scontro diretto al quale il Napoli potrà arrivare con un distacco pari a quello della prima giornata. Tenere la Juve a distanza prima del giorno dei giorni (molto probabilmente, la nuova notte magica di Fuorigrotta sarà un lunedì sera, un 6 novembre d'altri tempi) vorrebbe dire aver fatto il proprio dovere nei primi due mesi, sfruttando le settimane che restano fino alla chiusura dell'anno solare per assestarsi contro difficili avversari.

 

Dopo la Juventus, il Napoli farà visita al Bari per poi tornare al San Paolo dove incrocerà il Bologna. Sarà un novembre di fuoco, che alla fine sarà mitigato dagli incontri contro Pescara e Frosinone. Dopo la festiva Immacolata ricomincerà il tour de force azzurro: nel giro di quindici giorni, prima a Cesena, poi in casa contro Mantova e Brescia, quindi a Modena nel giorno dell'antivigilia natalizia. Ripresa elettrica: in casa col Verona, poi a Lecce e infine al "San Paolo" con il Genoa per chiudere un'andata piuttosto morbida. Al ritorno, infatti, il Napoli dovrà far visita alle big nella propria tana. La chiusura sarà durissima: nelle ultime sei giornate di campionato, gli azzurri giocheranno quattro volte fuori (Mantova, Brescia, Verona e in ultimo a Genova) su campi ostili e contro avversari proibitivi; ma chiuderà con il Genoa, e l'ultima volta che è accaduto la città di Pulcinella si è ritrovata a festeggiare qualcosa di molto importante… 

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