FISCHI&RECORD

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E’ si, le avvisaglie di Rimini non affatto infondate, anzi, che qualcosa non andasse per il verso giusto lo si era capito già in terra romagnola, e allora?Verrebbe voglia di dire punto e a capo, ma il problema è proprio questo, dove mettere il punto e dove iniziare da capo?

I tifosi non hanno fatto mancare il proprio sostegno, ma sembra che sul rettangolo verde nessuno se ne sia accorto, sembrava una partita da oratorio, una sgambatura, pensate, il Napoli non ha mai tirato una sola volta nella porta avversaria e qualcuno che fa? Toglie Calaiò per inserire De Zerbi, tutto questo, logicamente, dopo aver tolto Bucchi ed inserito Sosa, giù i primi fischi, da veri intenditori, da palato fine, non si finisce mai di stupirsi nel calcio, c’è sempre la ciliegina sulla torta in una giornata nata male e finita peggio.

Pensate la gente sullo stadio rideva per non arrabbiarsi, che la partita si era incanalata sul binario dello zero a zero lo si e capito dal decimo del secondo tempo, quando le due squadre si annullavano a centrocampo senza mai offendere, senza mai creare un azione degna di essere chiamata tale, posso anche capire il Vicenza, ma il Napoli?

Durante l’intervallo in tanti si chiedevano dove sarebbe il Napoli se fosse costretto a giocare ogni tre giorni e visto che tutti erano praticamente sulle gambe si preoccupavano della trasferta di Crotone di sabato prossimo, squadra molto ostica tra le mura amiche, e c’è da credere che farà la partita della vita, visto che con la Juve  non l’ha fatta, quindi bisogna solo pensare a recuperare le forze e schierare la migliore formazione possibile con elementi in grado di fare la differenza, evitando se possibile quei maledetti lanci lunghi alla “viva il parroco”, mettendo palla a terra  e ragionando perché li davanti c’è un parco  attaccanti di tutto rispetto, però bisogna metterli in condizione di offendere.

Offendere, una parola che pesa come un macigno, già perché il Napoli non offende, cioè non segna, però mortifica i propri tifosi, in tanti hanno rinunciato a mezza giornata di lavoro per stare vicino ai propri beniamini e quale è stata la risposta? Il campo ha sentenziato, una squadra scialba, senza mordente, con la mente completamente assente, se non si conquistano punti in classifica ora, ma quando e soprattutto con chi bisogna farli? Tra qualche giornata inizieranno gli scontri diretti, saranno tutti fuori casa, dobbiamo forse un giorno rimpiangere le occasioni buttate al vento specialmente in casa? Ci auguriamo di no, ma occorre carattere e grinta a iosa, cose che al momento latitano, e noi cari signori non ce lo possiamo permettere nel modo più assoluto, la promozione diretta è li a portata di mano, non perdiamola, questa città e in primis questa gente non lo meritano. Quindi olio di gomito, pardon, olio di ginocchio e pedaliamo forte, cambiando musica, senza più “steccare”, vero maestro?

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