IL "PAMPA" MERITA IL POSTO

Il "Pampa" Sosa è giunto alla settima segnatura in stagione, è di gran lunga il capocannoniere del Napoli e non puo’ essere più considerato un caso, dopo l’ennesimo gol vittoria contro il Padova,il fatto che il gigante argentino quando entra in campo la butta quasi sempre dentro.A questo punto il quesito che sta sfiorando la mente di tutti i tifosi azzurri diventa sempre più legittimo e giustificato: ma cosa deve fare più Sosa per disputare una partita da titolare? L’unica persona che non sembra farsi tentare da questa ipotesi è il mister Eddy Reja che continua a schierare Calaiò al centro dell’attacco ogni domenica, nonostante le sue prestazioni sotto tono.Senza la presunzione di voler impartire suggerimenti a Reja , la cui competenza ed i risultati ottenuti finora sono fuori discussione, proviamo ad elencare una serie di considerazioni che a nostro avviso giustificherebbero l’impiego del "Pampa" dal primo minuto.I numeri sono la prima cosa da prendere in considerazione; tralasciando il Pampa di inizio stagione, le cui prestazioni erano compromesse da un infortunio all’alluce che a stento gli consentiva di "corricchiare", l’argentino ha una media gol in rapporto ai minuti disputati sicuramente superiore a quella di Emanuele Calaiò che di goal ne ha realizzati appena quattro (per intenderci lo stesso bottino di Varricchio).L’idea di Calaiò in panchina suona quasi come una "bestemmia" perché è un attaccante di categoria superiore che ha fatto ventitre gol l’anno scorso in serie B; ma dimentichiamo che Sosa tanti gol non li ha fatti in serie B, ma in serie A ?Da un punto di vista tattico sembra evidente che per il gioco effettuato dagli azzurri che spesso scavalcano il centrocampo con lanci lunghi e con giocatori di fascia così rapidi e sguscianti, la presenza di un "pivot"centrale immarcabile in questa categoria nel gioco aereo e capace, vista la stazza, di giocare spalle alla porta sarebbe fondamentale.Un po’ di panchina farebbe sicuramente bene a Calaiò anche dal punto di vista mentale, visto che oramai la condizione psicologica con cui gioca l’attaccante palermitano è fortemente condizionata dall’ombra di Sosa che è pronto a subentrargli e dall’ansia di dover segnare assolutamente per non allontanarsi dalla simpatia e dalla stima del tifo azzurro; entrare a partita in corso, magari con il Napoli già in vantaggio potrebbe aiutare il ragazzo a sbloccarsi con maggiore tranquillità.Siamo a cinque partire dai play-off e non possiamo permetterci il lusso di aspettare che determinati calciatori inizino a fornire prestazioni alla loro altezza; è giusto che giochi chi in questo momento merita il posto. Per intenderci, se alla fine dovrà essere il "Pampa" l’attaccante dei play-off, è bene che disputi qualche partita intera adesso,in modo da poter anche affinare l’intesa con i compagni di reparto.L’intesa di Sosa con Pià è già più collaudata, essendo i due gia’stati insieme l’anno scorso ad Ascoli ed inoltre sembra che le caratteristiche dei due si sposino molto bene insieme.Infine un premio Sosa lo merita anche per il carattere pieno di solarità,semplicità e modestia; è sempre in grande armonia con lo spogliatoio, non si è mai sognato di lamentarsi minimamente per il fatto che non gioca,tanto è vero che lo stiamo facendo noi per lui; da’ continuamente segnali di grande lealtà sportiva quando spende bellissime parole su Calaiò ritenendolo un grande attaccante da serie A e dimostrando in questo modo di non vederlo assolutamente come un rivale. Possiede insomma tutti i requisiti giusti di cui ha bisogno uno spogliatoio che ha come obbiettivo comune la serie B.La "pulce" che vogliamo mettere nell’orecchio di mister Reja è quella di farsi sfiorare da questo dubbio più di quanto non abbia fatto finora,mentre a Calaiò consigliamo di vivere questo periodo con più tranquillità, visto che di gol sicuramente tornerà a farne, e non solo nel finale di stagione, ma soprattutto in futuro in categorie più adatte ad esaltare le sue pregevoli doti tecniche.