ITALIA – USA 1-1

ITALIA – USA 1-1ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Zaccardo (54’ Del Piero), Nesta, Cannavaro, Zambrotta; Perrotta, Pirlo, De Rossi; Totti (35’ Gattuso); Gilardino, Toni (61’ Iaquinta). All.: LippiUSA (4-4-1-1 ): Keller; Cherundolo, Pope, Onyewu, Bocanegra; Dempsey, (62’ Beasley), Reyna, Mastroeni, Convey (52’ Conrad); Donovan; McBride. All.: ArenaARBITRO: Larrionda MARCATORI: 22’ Gilardino (I) 27’ aut. Zaccardo (I)AMMONITI : Totti (I), Pope (U), Zambrotta (I)ESPULSI : De Rossi (I), Mastroeni, (U), Pope (U)KAISERLAUTERN. Alla fine Italia e Stati Uniti hanno fatto davvero la guerra. La partita è durata meno di mezz’ora, il tempo che Gilardino pescasse il jolly sulla solita punizione di Pirlo e Zaccardo rimettesse la gara in equilibrio con una goffa autorete. Poi sono cominciate le botte e la partita ha perso di significato. A picchiare ha cominciato De Rossi, che senza tanti complimenti ha sfigurato un avversario con una gomitata in pieno volto. Il cartellino rosso è stato inevitabile, i rimbrotti di Lippi pure. Il commissario tecnico ha ricordato al collega americano di essere un fiero rappresentante della scuola italiana, sacrificando Totti per dare spazio a Gattuso. Da quel momento l’Italia ha soltanto cercato di correre tanto, senza riuscire a pungere un avversario per via di un attacco assolutamente spuntato. Non che in difesa le cose siano andate meglio, anzi. Fino al momento del vantaggio, gli azzurri non avevano mai tirato in porta mentre gli Stati Uniti, a piccoli passi, erano riusciti a mettere apprensione alla non impeccabile retroguardia italiana. Come già capitato contro il Ghana, un’invenzione di Pirlo ha consentito all’Italia di passare in vantaggio a metà tempo, con un colpo di testa di Gilardino che ha corretto in rete un calcio piazzato del regista milanista. La gioia è durata poco, ed a riportare le squadre in parità ci ha pensato Zaccardo, che ha deviato nella propria porta un innocente cross dalla destra. Un attimo dopo De Rossi ha perso la testa e Lippi ha infelicemente spento l’unica fonte di fantasia contro un avversario tatticamente prevedibile e per nulla trascendentale. Per fortuna degli azzurri l’arbitro è stato inflessibile in ogni circostanza, ristabilendo la parità numerica quando, a fine primo tempo, ha mandato sotto la doccia Mastroeni per un’entrataccia su Pirlo a metà campo. La ripresa si è aperta con un’altra doccia gelata per Bruce Arena, che ha perso anche Pope per somma di ammonizioni. Gli Stati Uniti hanno rischiato di complicarsi ulteriormente la vita quando Bocanegra ha deviato un calcio di punizione di Pirlo stampatosi sulla traversa. A quel punto Lippi ha mandato in campo un evanescente Del Piero al posto dello sciagurato Zaccardo, ma la musica non è cambiata. L’Italia non è parsa la squadra che contro il Ghana, pur sbagliando molto, era riuscita a creare numerose occasioni. Gli americani sono anche riusciti a mettere in difficoltà gli azzurri, ma come era già capitato al Ghana sono stati imprecisi sottoporta. Hanno anche protestato per un fallo di mani in area di Nesta, apparso involontario, ma hanno continuato a giocare difendendosi con ordine e non risparmiando il contatto fisico con l’avversario. Stanca e malconcia, l’Italia non è riuscita a sfruttare la superiorità numerica. Stavolta Iaquinta non ha fatto miracoli, ma in campo c’era il solo Pirlo a tenere uniti i reparti. Così è finita 1-1, con Lippi e gli azzurri a recriminare per una gara che sembrava poter essere ampiamente alla portata del clan italico. E adesso per il primato bisognerà battere la Repubblica Ceca, che senza Koller è caduta (0-2) sotto i colpi del Ghana. Servirà un’altra Italia, calma e spietata.

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