LA MANO DE DIOS

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29 Marzo 2007, Diego nella notte viene ricoverato in una clinica di Buenos Aires per difficoltà respiratorie, 29 Marzo 2007 a Napoli c’è la prima cinematografica al cinema Ambasciatori del film di Marco Risi “LA MANO DE D10S”, magistralmente interpretato da Marco Leonardi.In platea c’è il tutto esaurito, ci sono persone di tutte le età, dal nostalgico attempato al giovanissimo voglioso di vedere e capire cosa non ha visto.In sala oltre alla produttrice Elide Melli è presente il regista Marco Risi e naturalmente lui il Diego della celluloide Marco Leopardi.

Il film è molto forte, il regista da noi intervistato alla domanda “Cosa l’ha spinto a realizzare un film su Diego” ha risposto: “L’uomo, il suo modo di essere, di porsi, di dare senza mai pretendere, cercare poi di capire come un uomo può arrivare a farsi del male, perché si sappia una volta per tutte che Diego non ha fatto del male a nessuno se non a se stesso”.Il racconto della vita non pallonara di Diego, viene raccontata con estrema realtà, sicuramente diversa da chi è stato abituato a conoscerlo per magie ben diverse, dall’infanzia più povera ai trionfi, dalla polvere agli altari e viceversa, sfiorando le vicende calcistiche, sequenze tanto amate dai Napoletani e dagli amanti del calcio, Risi ha voluto raccontare l’uomo, ma quest’ultimo non è prescindibile dal calciatore, è solo un parere personale, ho l’impressione che questo film faccia solo la gioia dell’altra Italia, di quella che lo ha sempre additato e giudicato, di quell ’Italia che fischiò l’inno Argentino e come dimenticare la FIFA che l’usò a suo piacimento per pubblicizzare i mondiali USA per poi buttarlo via in pasto ai suoi denigratori.Si è sempre sostenuto che Diego era genio & sregolatezza, di genio in questo film se ne vede ben poco, mettere in risalto il lato buio di Maradona è come condannarlo per l’ennesima volta e chi ci ha fatto vincere tanto, questo non lo merita.

Grande l’interpretazione di Marco Leopardi, calatosi nei panni di Diego alla perfezione, gli abbiamo chiesto cosa si prova a vestire i panni del re del calcio di sempre, “Una emozione indescrivibile, non si può raccontare, bisogna viverla tutta di un fiato, fino a godertela senza interruzioni”.Caro Diego, chi ama non dimentica, e stai tranquillo che Napoli e i Napoletani non ti dimenticheranno mai, non sarà certo un film sulla Tua vita privata a cancellare dalla nostra memoria momenti indimenticabili e farci cambiare idea, caro Diego che “LA MANO DE D10S” ti protegga oggi e sempre, saperti felice e in salute, questo e quello che si augurano i Napoletani, gli unici veri tuoi amici, quelli che come Te danno senza chiedere, HASTA LA VISTA SIEMPRE DIEGO.

 

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