MANFREDONIA A TRAZIONE ANTERIORE

Due campionati vinti in due anni. Il Manfredonia vorrebbe puntare al tris, ma sa bene che non sarà così facile. La squadra di Dino Bitetto non è certo in C1 per caso, visto che la società, una cooperativa di cinquantacinque soci facoltosi, è partita dai dilettanti con un progetto che prevede la serie B come punto d’arrivo. E’ per questo che al direttore generale Gianni Francavilla è stata sempre data carta bianca, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il Manfredonia non ha invertito la tendenza rispetto alle neopromosse. Non ha rivoluzionato la squadra che ha vinto la C2 (rifatta daccapo dopo la vittoria della D), ma ha rinforzato tutti i reparti scegliendo giocatori di categoria, non mancando di confermare i più meritevoli. Per il terzo anno di fila, il pugliese Bitetto dispone delle chiavi di una bella macchina, guidata con un 4-4-2 che in fase offensiva butta via i veli trasformandosi in 4-2-4. Il Manfredonia può, perché conta su una buona difesa che comincia dal guardiano dei pali Sassanelli (’71), una vita passata a difendere le porte di mezza serie C. Il Manfredonia è un mix di indigeni regionali e campani, e la stessa difesa è per metà campana, per metà pugliese. Il tandem difensivo è composto da Lonardo (’78), reduce da due ottimi campionati con il Frosinone, e da Trinchera (’74), roccioso capitano con il vizio del gol che anche l’anno scorso ha preso per mano la squadra nei momenti più difficili. A destra agisce Francesco Di Bari (’80), lo scorso poco impiegato al Chieti ma che Francavilla conosce bene per averlo avuto a Castel di Sangro. A sinistra domenica non ci sarà lo squalificato Di Simone, fatto che costringerà Bitetto a prendere in considerazione l’ipotesi-Terracciano (’81), puteolano doc e punto di forza della squadra dello scorso anno. Il centrocampo è composto da due esterni riconfermati ed entrambi con licenza d’offendere, benché non più giovanissimi. A destra corre Brutto (’71), a sinistra Piccioni (’78), entrambi con un pedigree fatto di anni e anni di terza e quarta serie. Giocatori di categoria anche in mediana, dove a dettare i tempi c’è l’ex Benevento Menolascina (’70) e al cui fianco agisce Mariniello (’77) un combattente nativo di Cercola ma lo scorso anno in forza al Pescara. In avanti, la coppia-gol è formata dal riconfermato Vadacca (’73), più di dieci campionati di C con una cinquantina di gol nel carniere, e dal più giovane Ascenzi (’81), ex promessa del Paternò reduce da due stagioni con poche presenze nell’Ascoli.

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