MARINO: “IEZZO? INGIUSTO AFFERMARE CHE SIA SECONDO A BUFFON”; BUCCHI: “ MAI PENSATO DI LASCIARE NAPOLI”

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Modena-Napoli pari senza reti e senza emozioni. A fine partita, in sala stampa, l’aria è sempre la stessa: silenzio stampa! Quindi parlano solo Reja e Marino, anche se Bucchi concede un blitz per concedersi ai colleghi emiliani e non si tira indietro a chiarire alcune situazioni.

Il primo a parlare è il direttore sportivo azzurro Pierpaolo Marino che analizza la partita, l'espulsione e il rigore, per poi fare un piccolo appunto sul mercato: “Paradossalmente è accaduto quello che diceva sempre Liedholm, in altre parole che si gioca meglio in dieci; poi quando si è ristabilita la parità numerica abbiamo cominciato a giocare con una certa fluidità. Modena non è un campo facile, non credo che qui riusciranno a fare punti facilmente, oggi Zoratto ha preparato una partita quasi perfetta; in ogni modo il secondo tempo non è dispiaciuto. A fine partita ero leggermente arrabbiato, ho chiesto a Pieri il perché del rigore e lui mi ha risposto che ha fischiato il fallo di mano, ma Grava è stato visibilmente spinto. A gennaio abbiamo sei gare importanti di cui quattro in casa e due delle quali sono contro Piacenza e Genoa al San Paolo; non è detto che con il mercato si risolvono le situazioni, a volte squadre che hanno fatto ottimi movimenti a Gennaio hanno avuto delle difficoltà. Bucchi e Calaiò? Se vediamo bene in due hanno segnato undici gol, quattro il primo e sette il secondo; bisogna puntare su di loro, perché se è vero che hanno qualche difficoltà ad esprimersi al meglio, figuriamoci quando cominceranno a giocare; infine vorrei spendere una parola per Iezzo che ha parato un gran rigore, in questo momento, con tutto il rispetto, non è giusto dire che sia secondo a Buffon soprattutto se vediamo le recenti prestazioni”. Infine, Marino non si risparmi di fare gli auguri di natale, lanciando anche un buon auspicio per tutti i napoletani: “Auguri a tutti un felice natale e buon 2007, poi magari, salute a parte, spero che qualche napoletano vinca la lotteria di capodanno…”.

Prima del tecnico azzurro, parla Ignazio Abate, ex azzurro che velocemente esprime il suo pare sulla partita e sulla sua condizione al Modena: “Era una partita a cui tenevo tantissimo e i miei compagni se ne sono accorti, qui sto bene e voglio ricambiare la fiducia di società e allenatore visto che mi serviva dare continuità per crescere. Il Napoli è un ottima squadra, spero davvero che vada in A”.

A sorpresa, parla anche il centravanti del Napoli Cristian Bucchi: “Quello d’oggi è un punto importantissimo, non è facile giocare qui, poi è un risultato che ci consente di restare nelle zone alte della classifica. Io via da Napoli? Voglio approfittare di questo momento per dire che si è parlato tanto, ma io ho sempre continuato a lavorare sul campo perché sono deciso a dare il mio contributo anche qui, come ho fatto a Modena e da altre parti: Con Calaiò, si migliora sensibilmente oggi abbiamo creato almeno 4-5 palle gol nitide, ma bisognerà lavora ancora per dare continuità. Reja è un grande allenatore, con lui possiamo puntare a quell’obiettivo che non diciamo, ma abbiamo tutti in mente e auguro al Modena di salvarsi con molta tranquillità”.

Finalmente si presenta in sala stampa il tecnico Edy Reja che analizza, a suo modo, la partita per poi augurare quello che un po’ tutti ci aspettiamo per il 2007: “E’ un buon punto, la partita si era messa bene con la loro espulsione, ma alla fine non siamo riusciti a sfruttare la superiorità numerica, è un punto che tiene nel groppone ed è importante per ricominciare con il piede sull’acceleratore. E’ chiaro che con Bucchi e Calaiò lì davanti, dovevamo fare un certo tipo di gioco e ci stavamo anche riuscendo con Savini da una parte e Grava dall’altra, a volte anche nel mezzo con Dalla Bona. Dovevamo comunque, fare attenzione alle loro ripartente visto che Abate dispone di una grande velocità e Tamburini è uno che quando vuole, diventa pericoloso con le sue sovrapposizioni. Il rigore e l’espulsione? Il rosso a Cannavaro non c’era perché un po’ più avanti c’era Domizzi, quindi non era ultimo uomo, forse il rosso era più evidente nella situazione precedente; per quanto riguarda il rigore è difficile valutare dalla panchina, ma se Grava è spinto e va giù, che colpa può avere?!. Auguro a tutti i napoletani di ripetere le soddisfazioni già viste quest’anno, visto che il 2006 è stato a dir poco eccezionale”

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