NAPOLI, ALZA LA VOCE

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Visto quello che è successo corre l’obbligo di fermarsi un attimo e riflettere.A Mantova si è visto di tutto e di più, sembra sia giunto il momento di analizzare per bene le cose.Dopo la partita con l’Albinoleffe sono state rilasciate alla stampa dichiarazioni che sono risultate dei veri boomerang, dichiarazioni che hanno sicuramente infastidito qualcuno all’interno del palazzo, le presunte future “combine” fra le squadre interessate ai play-off ai danni del Napoli, sul finire del campionato hanno sortito il loro effetto, Mantova – Napoli diretta dal Sig. Messina di Bergamo.

Ricordiamo solo per onor di cronaca che  l’arbitro Messina risulta indagato dalla Procura di Napoli,  dopo aver analizzato alcune intercettazioni telefoniche per il campionato 2005 – 2006, tenuto regolarmente al suo posto dai vertici dell’AIA nonostante tutto.Facciamo un piccolo passo indietro, Crotone – Napoli, stesso arbitro, stesso trattamento, stesso risultato negativo, con questo lontano da noi l’idea di essere favoriti, ma almeno il giusto, questo non può vietarcelo nessuno.Giustamente il Presidente De Laurentiis, un istintivo, un tifoso, un uomo che si sta legando in modo morboso al calcio, grazie alla sua creatura Napoli, lanciò il grido d’allarme: “Che nessuno provi a togliere al Napoli quello che sta provando a conquistare sul campo, vigilate”, non lo avesse mai detto, mai dichiarazione, sacrosanta, è risultata più infelice, il giovedì successivo all’incontro con l’Albinoleffe, il designatore gli regalò per Mantova – Napoli l’arbitro Messina.Ora noi possiamo capire lo sfogo del tifoso, anche del Presidente tifoso, ma è mai possibile che nessuno gli abbia consigliato che certe cose vanno dette in alcune stanze di un certo Palazzo? Eppure non mancano dirigenti di spessore in questa società, il risultato lo abbiamo visto tutti, caccia all’uomo da parte dei giocatori del Mantova, mai ammoniti, due giocatori del Napoli infortunati seriamente e ne avranno per almeno un mese, un espulso, tre ammoniti due dei quali saranno squalificati, al termine della partita è stato vietato ai dirigenti e giocatori del Napoli che erano in tribuna di raggiungere il proprio spogliatoio, giornalisti al seguito della squadra azzurra insultati e presi di mira dal civile popolo della tribuna, che questa gente fossero dei provinciali lo sapevamo ma che assumessero un atteggiamento da squadra di serie C proprio no.

Dopo questa piccola analisi, nel nostro piccolo vorremmo consigliare a chi di dovere, quello che la gente chiede, andare nelle stanze giuste del palazzo, chiedere spiegazioni, cercare di capire certi atteggiamenti, consigliare alla squadra di fare quadrato e non demoralizzarsi, il Napoli va tutelato, perché ha già dato e anche troppo, tutti hanno un grosso debito con il Napoli, è ora di smetterla di usare solo belle parole, a volte solo di facciata e di convenienza, Napoli deve tornare nella serie che gli compete, la serie A, che gli altri lo vogliano o no.Ricordate le parole di Monsonico di qualche giorno fa? “Stasera ha vinto il pubblico e quando vince il pubblico bisogna avere rispetto, arriveranno partite in trasferta per il Napolidove non basteranno i cinquemila o i diecimila al seguito della squadra”, una vera e propria sentenza, prima che arrivi la condanna caro Napoli alza la voce nelle stanze che contano, perché Napoli chiede rispetto e non vuole più aspettare.

   

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