Napoli-Cagliari 10.01.71(1-0)

La favola del Cagliari campione d’ Italia cominciò a dissolversi la sera del 31 ottobre 1970 a Vienna durante Austria – Italia, valevole per le qualificazioni per gli europei del 1972. Un intervento assassino del difensore austriaco Hof provocando la rottura della gamba di Gigi Riva, causandone l’ assenza dai campi da gioco fino al marzo seguente. Al momento dell’ infortunio il Cagliari era in testa alla classifica assieme al Napoli dopo quattro partite ed era reduce, dal trionfo per 3 -1 di San Siro con l’ Inter. L’ assenza dell’ immaginifico ” Rombo di tuono ” ( omaggio dell’ incommensurabile Gianni Brera ) comunque fu ben sopportata dai campioni in carica  per quasi tutto il girone d’ andata. tanto che, quando in uno di quei giorni invernali di stampo primaverile che solo Napoli sa dare, scesero al ” San Paolo ” il 10 gennaio 1971 ( era in programma la tredicesima giornata ) , avevano solo tre punti di distacco dal primo posto, sul quale sedeva il Milan di Rocco e Rivera. Assieme ai sardi appollaiata a quota 16 c’era l’ Inter conquisterà il suo undicesimo scudetto. Il Napoli di Beppone Chiappella nel frattempo, continuava nel suo campionato di vertice, guidato in campo da Zoff, Altafini e Juliano, mostrando a tratti un gioco assai piacevole, caratteristica che sempre ( o quasi ) hanno avuto le squadre allenate dal tecnico milanese, capitano da giocatore della fantastica Fiorentina di Bernardini, che stravinse il campionato del 1955 -1956. Gli azzurri erano appena un gradino sotto ai rossoneri, con 18 punti ( ricordiamo che la vittoria ne valeva due ). In quell’ assolato pomeriggio il Napoli schierò : Zoff, Ripari, Pogliana. Zurlini, Panzanato, Juliano. Hamrin ( 46° Altafini ), Sormani, Ghio, Improta ed Abbondanza. Il Cagliari, allenato da quell’ inimitabile Istrione di Manlio Scopigno, era composto da Albertosi, Martiradonna, Mancin ( 71° Poli ), Cera, Niccolai, De Petri, Domenghini, Nenè, Gori, Greatti, Menichelli. Non in perfette condizioni fisiche, Josè Altafini risolse il match al 54° entrando nella ripresa, segnando l’ unico gol della partita ( 1 – 0 finale ), consentendo al Napoli di restare agganciato al Milan battistrada . A fine stagione gli azzurri si classificheranno al terzo posto, il risultato migliore dei cinque anni trascorsi da Chiappella sulla panchina del Napoli.

Il bilancio complessivo è nettamente di colore azzurro, con 23 vittorie contro 5, con l’ aggiunta di 12 pareggi. La qualificazione agli ottavi di champions è stata felicemente raggiunta ma, per non perdere ulteriore terreno in classifica, oltre che per onorare la memoria di Antonio Juliano, ci attendiamo che finalmente si torni a vincere nell’ arena di Fuorigrotta, Vai Napoli !!!

EMANUELE OROFINO

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