NAPOLI, L’AZZURRO CHE AVVINCE

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Probabilmente la prestazione contro il Catania non è stata la migliore offerta dal Napoli in questo primo terzo di campionato, anche se è arrivata la meritatissima vittoria di una squadra che ha ritrovato il gusto di essere cinica e spietata sottoporta.Fino al primo gol del “Panteron” Zalayeta gli azzurri di Reja sembravano un po’ deconcentrati e stanchi.Troppi palloni e appoggi sbagliati da Gargano e Hamsik che, in ogni caso, alla distanza hanno saputo dare il loro grande contributo alla causa partenopea.Nemmeno Lavezzi è apparso troppo brillante in fase di costruzione della manovra offensiva nei primi 40 minuti di gioco. Anche “EL POCHO”, però, ha saputo venire fuori senza mai far mancare la sua classe, la sua notoria mobilità sul tutto il fronte offensivo e la sua capacità di dialogare e dare profondità alla manovra negli ultimi venti metri.Una squadra, insomma, protagonista di una piccola inversione di tendenza rispetto al recente passato.

L’undici di Reja non parte subito ma attende e studia l’avversario nei primi minuti, concedendo forse un po’ di più alle folate offensive avversarie, ma che comunque regge in difesa grazie all’apporto di tutta la squadra e ad un Cupi definitivamente recuperato al calcio professionistico.Un Napoli, dunque, molto più concreto e cinico, che trae il giusto insegnamento da un recente passato fatto di ottime prestazioni ma di pochi punti e che, finalmente, ritrova un bomber degno di questo nome.Si chiama Marcelo Zalayeta, tanta panchina e qualche gol importante a Torino, attaccante di cui si conosceva forse più la fama che il reale valore sul campo.Reja si è accorto subito delle vere doti di questo gigante possente, forse un po’ lento e dinoccolato ma dal grande acume tattico, dal forte senso di sacrificio e che ieri ha dimostrato anche di avere grandi doti tecniche e di saper vedere la porta come ogni bomber di razza che si rispetti.Un doppietta per lui di ottima fattura, forse i gol più belli della giornata di campionato, che lo catapultano in terza posizione nella classifica marcatori con 6 gol all’attivo, alle spalle del suo ex rivale alla Juventus David Trezeguet che si è portato a quota 11 gol, e di mostri sacri e super pagati come Kakà, Ibrahimovic e Totti  con 7 marcature a testa.Ci vorrebbe solo un po’ più di continuità realizzativa da parte del “Panteron”, cosicché anche lui possa assurgere a ruolo grande scoperta del DG Marino come già hanno fatto Lavezzi, Gargano e Hamsik. Anche se la proiezione finale, continuando così, lo porterebbe a fine campionato alla bellezza di 18 marcature. Non male!Ma nel breve termine più che togliersi soddisfazioni personali c’è da pensare al bene della squadra.Già domenica prossima Lavezzi e compagni saranno chiamati a sfoderare un super prova in una sfida diretta dal grande significato sportivo e non solo.Infatti, la 14^ giornata di campionato mette di fronte Atalanta e Napoli, due tra le squadre candidate al ruolo di rivelazione del campionato.Entrambe appaiate in sesta posizione a quota 18 punti, anche se gli orobici devono recuperare la partita con il Milan rinviata per i tragici fatti dell’11 novembre.I nerazzurri sono reduci dalla sfida di S. Siro contro l’Inter di Mancini che li ha visti protagonisti di un’ottima prova seppur sconfitti di misura. Squadra dall’attacco spuntato quella guidata da mr. Luigi Del Neri.

All’esclusione per motivi disciplinari del bomber Zampagna, si aggiunge la squalifica di Simone Inzaghi.Sarà il trio Ferreira Pinto, Doni e Langella a supportare l’unica punta Floccari in avanti. C’è da stare, pertanto, molto attenti ad una squadra dotata di uomini dalla grande esperienza, velocità e bagaglio tecnico.Bisognerà essere ancora più cinici sottoporta e maggiormente attenti in difesa e a centrocampo.Perdere palla nella zona mediana del campo e sbagliare troppo sottoporta potrebbe essere letale come lo è stato contro Palermo e Fiorentina. Nella speranza che l’attacco del Napoli abbia definitivamente ritrovato un vero bomber di categoria che oltre che costruire sa anche pungere con ferocia e continuità: ed in serie A questo è fondamentale per continuare a coltivare sogni d’Europa.

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