REJA: "CHIUDEREMO A TESTA ALTA"

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NAPOLI – Vincere ad Avellino non ripetendo gli errori commessi al San Paolo alcuni giorni fa. E’ questa la ricetta di Reja per andare in serie B. "La squadra ha tenuto bene, alla grande – ha detto l’allenatore prima dell’allenamento pomeridiano – ma bisogna giocare palla a terra perchè siamo superiori a loro, domenica infatti ci è mancato proprio il passaggio finale per segnare". Chiaramente Avellino-Napoli è una gara in cui il fattore nervosismo ha assoluta importanza.

"Sarà un match teso, ma spero che i calciatori non si facciano condizionare da ciò e l’arbitro neppure. Speriamo di finire a testa alta, abbiamo la qualità e la consapevolezza per farcela".

Reja ammette che ha già fatto le scelte tattiche e dice soltanto che ci sarà qualche cambiamento tipo la sostituzione di Corrent con Consonni se l’ex salernitano non recupera fisicamente. Quindi nessun stravolgimento, nessun equivoco in attacco.

Intanto gli azzurri hanno di fronte gli irpini, i quali possono sfruttare l’invidiabile vantaggio di giocare in casa e soprattutto di poter contare su due risultati su tre. L’allenatore lo sa. "Ma non credo che i biancoverdi si comportino in modo difensivistico come al San Paolo, dovranno pur scoprirsi ma pur se è vero che si possono chiudere tutti in difesa partendo da una situazione di vantaggio. Anche l’ambiente non ci sarà amico: è un derby e quindi sarà ostico".

Per Marino i fattori tecnici non saranno tanto determinanti. "Il fattore ambientale potrebbe stravolgere i valori in campo, magari la gara la imposti in un modo e va in un altro, le considerazioni tecniche possono anche andare a farsi benedire. Noi giochiamo più fuori casa che mai, il Partenio è uno stadio che offre uno spettacolo di pubblico eccezionale, diciamo che abbiamo il quarantanove per cento di possibilità di passare".

Malauguratamente il Napoli non centrasse la B sul campo, ci sono sempre i ripescaggi in cui sperare anche se sembra che, secondo regolamento, avrebbero diritto prima le retrocesse e quindi, in linea teorica, il Napoli dovrebbe sperare che almeno cinque formazioni non si iscrivano al campionato cadetto. Il diesse Marino si augura qualche concessione. "I regolamenti sono regolamenti – afferma il dirigente partenopeo – ma c’è il precedente di due anni fa quando fu sacrificato il Martina Franca per fare posto alla più blasonata Fiorentina".

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