RICORDIAMO LA GRANDE VITTORIA AL FRIULI DEL 02/09/07

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Dopo una doppia, trionfale promozione dalla C alla A, il Napoli del trio De Laurentiis – Marino – Reja non aveva avuto un approccio positivo nella prima giornata del torneo 2007 –2008, quello del ritorno dopo ben 7 anni nella massima serie. All’ esordio, forse bloccati dall’ emozione, gli azzurri vennero sconfitti al S. Paolo da un trascendentale Cagliari per 2 –0, e già si cominciava a percepire nell’ aria qualche mugugno di troppo ( secondo il classico stile all’ italiana ). Per il secondo turno era in programma la trasferta sul campo dell’ Udinese dei napoletani Quagliarella, Di Natale e Floro Flores, reduce da un bel pareggio colto in extremis in casa dei campioni d’ Italia dell’Inter. Un avversario quindi degno della massima considerazione. Di conseguenza, nessuno avrebbe potuto immaginarsi,  quello che poi successe al “ Friuli “ quel pomeriggio del 2 settembre 2007. Fu la domenica in cui tutta l’ Italia calcistica scoprì il talento anarchico di Ezequiel Lavezzi, che in quella occasione fece letteralmente vedere i sorci verdi alla squadra guidata in panchina da Vincenzo Marino, attualmente da poco sostituito da Gianni De Biasi. La gara, da subito divertente, vide entrambe le squadre all’ inizio sfiorare il gol, l’ Udinese con Fabio Quagliarella con uno dei suoi classici improvvisi tiri da fuori, ed il Napoli con Lavezzi, arrivato con un soffio di ritardo su suggerimento di Domizzi. Al 16° gli azzurri passano in vantaggio : Lavezzi scatta sulla sinistra, evita Mesto e Eremenko, e serve su un piatto d’ argento Zalayeta davanti alla porta ; destro al volo dell’ uruguaiano e l’  1 –0 è bello e servito . I friulani reagiscono, Iezzo si supera ancora su Quagliarella, ma al 41° ecco il raddoppio. Angolo di Hamsik, colpo di testa di Zalayeta, Cannavaro “ cicca “ la giravolta, ma sfiorando appena il pallone, serve al limite dell’ area piccola Domizzi, che non ha difficoltà per battere con successo a rete. Inaspettatamente sotto di due gol, l’ Udinese si lancia all’ assalto della porta azzurra ventre a terra ad inizio ripresa, ma il napoletano Floro Flores spreca la grande occasione che poteva riaprire il match. Al 65° poi va in onda il “ Lavezzi –show. Il “ Pocho “entra in area defilato, supera il ceco Sivok, e appena dentro l’ area “ buca “ ancora il portiere Cimenti, soprannominato “ Zucchina “ dalla tifoseria della Roma. Ormai in campo esiste solo il Napoli, Zalayeta al 70° firma il quarto punto approfittando di un machiano errore del confuso Cimenti. Infine, al minuto 81, il “ Pampa “ Sosa realizza l’ impensabile ( alla vigilia ) 5 –0 conclusivo, andando in gol in scivolata su assist ( manco a dirlo ) di Lavezzi. Il Napoli si riaffacciava cos’ alla grande in serie A, il calcio italiano aveva trovato un nuovo, grande campione. 

STATISTICHE

Il fragoroso 5 –0 sovra descritto è stata l’ ultima delle quattro complessive vittorie ottenute dal Napoli in quel di Udine, contro 10 successi dei friulani e ben 14 pareggi, compreso quello della scorsa stagione ( uno 0 –0 senza squilli di tromba il 21 –9 -2008 ). E ‘ invece il segno 1 a mancare da più tempo ; il 14 gennaio 1996 al Napoli di Boskov non bastarono due prodezze di Agostini e Pecchia per uscire indenne dal “ Friuli “ ( 3 –2 lo score finale ), con gol decisivo dell’ ex –partenopeo Bia. Walter Mazzarri ( e con lui noi tutti ) si augura che la lunga serie positiva non si spezzi proprio domenica…

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