SIGNORA SI (RI)DIVENTA

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Rieccoli. Forse non più forti di prima, ma mondati da tutti i peccati commessi, agli occhi dell’opinione pubblica. Scontata la (ridicola?) pena dopo le nefandezze degli anni passati la Juventus torna al calcio che conta in pompa magna, con una campagna acquisti dispendiosa ma oculata che ha costruito una squadra che è una miscela esplosiva fra esperienza e giovani rampanti, destinati presto ai massimi livelli. Ora come ora non potrà puntare allo Scudetto (anche se…), ma chiunque affronterà la Vecchia Signora dovrà sudare non poco per portar via un risultato.

La Juve arriva al San Paolo con un undici lontano dalla “formazione tipo” prevista in estate. Fra infortuni e giocatori che non hanno reso secondo le aspettative molti volti sono cambiati. Uno dei pochi untouchables della squadra è sicuramente Gianluigi Buffon (29). In genere per descriverlo si usano soltanto tre parole: Il Numero Uno. E per una volta saranno davvero tutti d’accordo. Davanti a lui una linea a quattro che dopo vari rodaggi ha trovato la sua dimensione e forse anche i titolari definitivi. Sulla fascia destra il ceco Grygera (27), più difensore puro che terzino di spinta. Sulla sinistra invece Molinaro (24) fluidificante nato nella Salernitana che è stato la rivelazione dello scorso campionato con la maglia del Siena. Al centro, archiviati Criscito e Zebina è tornato in auge Legrottaglie (31), rinato dopo alcune stagioni buie. Con lui il duttile Giorgio Chiellini (23), che lo scorso anno per necessità si è reinventato al centro della difesa con risultati strabilianti, tanto da riconquistare anche la Nazionale.

Il centrocampo, assenti Camoranesi e Nedved e accantonati Almiron e Tiago, è tutto nuovo e muscolare a supporto delle probabili due punte e mezza che ha intenzione di schierare Ranieri. Parlare di modulo per il tecnico romano è un’eresia, perché soprattutto in avanti gli attori possono agire a loro piacimento. In mediana giostreranno Cristiano Zanetti (30), quantità qualità ed esperienza al servizio della causa, e il mastino napoletano Nocerino (22), da oggetto di mercato a elemento imprescindibile, fresco anche di convocazione in Nazionale maggiore. A destra Hasan “Bratzo” Salihamidzic (30), che non garantisce la stessa spinta di Camoranesi ma sicuramente più copertura dell’italo-argentino. A cavallo fra centrocampo e attacco ci sarà colui che dovrà sostituire Nedved: in ballottaggio Iaquinta (28) e Palladino (23). Il primo, attaccante di peso con tanta disponibilità al sacrificio, ha marcato il cartellino ogni volta che è stato chiamato in causa. Il secondo, se in giornata sì, è un funambolo in grado di mettere in crisi qualunque difensore. In avanti la coppia storica formata da Del Piero (33), che al San Paolo difficilmente sbaglia una gara, e il sornione Trezeguet (30), al quale basta un solo pallone in 90’ per lasciare il segno. Un test piuttosto impegnativo per i difensori azzurri, che nelle ultime uscite sono apparsi piuttosto distratti. Ma proprio in questa partita la concentrazione dovrà essere massima, perché basta un solo errore per essere puniti. Per informazioni, chiedere al Torino…

Probabile formazione: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Zanetti, Nocerino; Palladino (Iaquinta); Del Piero; Trezeguet.       All. Ranieri

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