UN ANNO DI NAPOLI: ROAD TO SERIE A

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Il calendario segna 2006, per il Napoli è l’anno 0. Già, proprio così. Solo due anni fa, i tifosi napoletani assistevano a degli squallidi match, di un Napoli ormai, condannato a morte, mentre un anno fa si mettevano le basi della rinascita; adesso si viaggia lungo la strada più tortuosa e pericolosa, ma quella che alla fine vede il grande cartello “Bentornato Napoli”. Ma guardiamo con calma, cosa ha portato questo 2006 a noi napoletani: siamo in Gennaio, il Napoli è primo nel campionato di serie C1/B, davanti al Frosinone di 6 punti, ma la squadra azzurra non vive un momento poi così felice; questo mese porta al Napoli due vittorie (Acireale e Lucchese in casa) e due sconfitte (Massese e Torres in trasferta) in quattro partite, dolorosa quella a Sassari, battuti ancora una volta da quel Cuccureddu che già ci aveva castigato con l’Avellino nella stagione precedente, mentre al San Paolo con la squadra sarda, strappò uno 0 a 0 non del tutto limpido. Alla fine di questo mese, gli azzurri si trovano a +4 dalla compagine laziale, fortuna voleva che il Frosinone non accellera; ma a Febbraio tutto cambia.

Dopo la vittoria interna con la Pistoiese, i partenopei cercano di riorganizzarsi, di rientrare sotto la giusta tensione, ma a Castellamare, quel 19 Febbraio, accade di tutto e vedendo poi com’è andata, è una fortuna che sia successo; brutto stop per 3 a 1 contro la Juve Stabia e i primi due gol delle vespe mettono in risalto il vero problema del Napoli: l’autorete di Romito, irrosoria quanto buffa, lascai trapelare uno stato di eccessivo timore, un Napoli quasi bloccato, il raddoppio poi, mette in luce come il Napoli si sia disunito, perché se Fontana perde palla a centrocampo, non è possibile che gli avversari si trovino delle praterie davanti; ma dopo quella sconfitta, il Napoli cambia musica!

Subito quattro vittorie consecutive contro Gela, Manfredonia, Martina e Pisa, un pari esterno per 1 a 1 contro la Sangiovannese non ferma la corsa del “ciuccio” che si ritrova a +9 dagl’inseguitori, ormai sembra fatta, e dopo il pari per 1 a 1 contro il rognoso Foggia, il Napoli vola in B battendo il Perugia al San Paolo per 2 reti a 0 firmate Calaiò e Capparella. E’ fatta, si torna in B! E per giunta in grande stile, forse il gioco ha lasciato un po a desiderare, ma la troup di Reja ha saputo mettere in campo tanta grinta, cattiveria e voglia di vincere. Solo una formalità le ultime tre partite, concluse con tre pari contro Grosseto, Frosinone e Lanciano; alla fine il Napoli è primo e in serie B! C’è poi da sottolineare come il Napoli, abbia ritrovato un campione che al suo arrivo ha trovato qualche difficoltà di ambientamento, naturalmente si parla di Emanuele Calaiò che vince la classifica cannonieri con 18 reti. E’ l’anno giusto, adesso si pensa in grande!

Dopo lo scandalo di Calciopoli e la vittoria in Germania della nazionale italiana, gli azzurri si rendono conto che qualcosa è cambiato; all’ombra del Vesuvio torna Paolo Cannavaro, un grande affare se si pensa fu ceduto in giovane età per quasi 2 milioni di euro e riacquistato a parametro zero, in seguito si presentano anche Domizzi, il già annunciato Bucchi e De Zerbi per poi concludere una campagna acquisti di tutto rispetto con l’arrivo di Garics e Dalla Bona. Bene, tutto molto bene, pensiamo solo che Bucchi e Calaiò sono due attaccanti stratosferici; il capocannoniere della serie C1 e quello della serie B, con la stessa maglia e alle loro spalle Roberto De Zerbi, uno dei trascinatori della storica promozione in massima serie del Catania. Ma le cose sono cambiate anche al di fuori di Napoli che tutto ad un tratto si ritrova a giocare in B contro Genoa, Juventus e  Bologna che sono quotatissime e altre outsider pronte a fare male come il già “assaggiato” Rimini, il Mantova, il Cesena e il Piacenza; ma poco importa se il Napoli si presenta al San Paolo in Coppa Italia contro la Juventus, e sfodera una prestazione magnifica! Un 3 a 3 che ha dell’incredibile con Bucchi, Calaiò e uno strepitoso gol di Cannavaro, prima di liquidare la pratica ai calci di rigore; quanti sorrisi, anche perché il Napoli si ripete contro il Treviso in campionato vincendo 4 a 2 e con Bucchi subito in quarta segnando una doppietta, ma nel calcio si sa, non tutto è scontato, e dopo tanti elogi ecco dietro l’angolo, i primi bocconi amari; deludenti la sconfitta a Piacenza e i pari ad Arezzo ed in casa con la Triestina; poi gli azzurri vincono a La Spezia portando un po di ottimismo, ma ormai il Napoli è tornato sulla Terra, si vince con Rimini e Crotone per uno a zero e si pareggia ancora lontano dal San Paolo, stavolta a Vicenza, ma risultati a parte, il Napoli non piace, non diverte. Tra la’ltro, Bucchi non segna più, De Zerbi è un oggetto non identificato e Dalla Bona è resente solo in tribuna. Insomma tutti ingredienti che portano alla sconfitta di Bergamo contro l’Albinoleffe.

Adesso c’è la supersfida contro la Juventus; non c’è lo stesso spettacolo di agosto, ma c’è il pari, stovolta per 1 a 1, a Del Piero, a cui sembra terapeutico lo stadio San Paolo, risponde Bogliacino, ma gli azzurri mostrano cattiveria, voglia…tutti quello che mancava, anche se per pochi minuti e a sprazzi,  dopo la vittoria con il Treviso, finalmente!

Vittoria a Bari, poi si ripete in casa con il Bologna e quindi a Pescara, sempre per 1 a 0, sempre e solo Calaiò. Napoli mugugna, è vero, la classifica non affatto male, ma il gioco non è un granchè, fin’ora il Napoli è tenuto a galla dalla difesa, da Iezzo e soprattutto Calaiò, perhcè poi nel calcio se non c’è chi fa gol, il resto è niente; il mese di Dicembre poi, è risultato molto strano per risultati, gioco e avvenimenti.

1° Dicembre, Napoli-Frosinone termina 1 a 1, con petardi che inducono l’arbitro a sospendere la partita e nella confusione generale, Maldonado concede un rigore agl’avversari, facendosi espellere per poi essere squalificato unitamente allo Stadio San Paolo; 8 Dicembre, festa della Madonna, e il Napoli, quasi per un segno divino, gioca una splendida partita a Cesena, finisce comunque in parità, 1 a 1, ma almeno il gioco è stato piacevole; 15 Dicembre nello spettrale “Curi” di Perugia, Napoli e Mantova chiudono una scialbva partita sullo 0 a 0, un’indecenza; 19 Dicembre si ritorna al San Paolo e il Napoli si ritrasforma, distruggendo il povero Brescia per 3 a 1, tra l’altro torna al gol Bucchi, assente dal tabellino dei marcatori in campionato dalla gara con la Triestina; 22 Dicembre, ultima gara dell’anno e a Modena altro pari senza gol e senza emozioni. Riguardando tutto questo forse, una conclusione positiva la possiamo tirar fuori, il Napoli trova difficoltà a Dicembre e Gannaio per poi esplodere a Febbraio, magari nel 2007 si potrà festeggiare ancora dopo un 2006 tutto sommato positivo, cosa dire più? Chi vivrà vedrà…

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